Il meglio di IFN
Novembre sottotono in Gdo (-0,9% a volume), ma cresce la IV Gamma
Si attenua l’aumento del prezzo medio mix nel reparto (+4,7%)
Novembre si conferma un mese complicato per le vendite di ortofrutta e la leggera flessione dei volumi della Gdo lo attesta. A pesare sui risultati è soprattutto la frutta ma anche il comparto delle verdure, che ha risentito dell’aumento delle quotazioni all’ingrosso e dei prezzi al consumo, non è riuscito a sostenere il reparto come nei mesi precedenti. Nonostante ciò, il trend progressivo da gennaio lascia intravedere una possibile chiusura d’anno positiva, anche per la IV-V Gamma. Rispetto a ottobre, c’è sempre inflazione, ma in contenimento.
Novembre è tradizionalmente considerato un mese "morto" per le vendite di ortofrutta e i dati del reparto in ipermercati e supermercati lo confermano: -0,9% a volume. A trainare il calo è la frutta, che registra una flessione significativa (-2,9%), mentre la verdura (+1%) e, soprattutto, la IV-V Gamma (+1,8%) mostrano una crescita, seppur insufficiente a risollevare l'intero comparto.
L’aumento dei consumi di prodotti servizio rappresenta comunque un segnale incoraggiante, supportato da un incremento più che proporzionale del valore, con un +1,2% nel prezzo medio mix. La verdura prosegue la crescita iniziata il mese scorso, anche se resta lontana dai trend estivi che avevano dato maggiore solidità ai consumi del reparto. A incidere negativamente è l’aumento delle quotazioni di diverse categorie orticole, che in alcuni casi ha portato a un prezzo medio mix in crescita a doppia cifra. Per la frutta, invece, i prezzi medi restano sostanzialmente stabili. Nel complesso, il prezzo medio mix del reparto cresce (+4,7%), ma in modo più attenuato rispetto a ottobre.
Come accennato, i dati del progressivo da gennaio annunciano un fine anno positivo: +3,1% a volume con un prezzo medio mix in lieve crescita. Qui si nota la buona performance della prima gamma (verdura +4% e frutta +2,6%), mentre per la IV-V Gamma (+0,3%) sarebbe un risultato positivo mantenere il pareggio rispetto al 2023, dopo l'avvio preoccupante di inizio anno.