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Gelo in Grecia, frutta a rischio: perdite fino al 100% in alcune aree
Danni ingenti nel Nord del Paese: ciliegie, pesche e albicocche le più colpite

La scorsa settimana un’intensa ondata di freddo ha colpito la nostra penisola, con effetti particolarmente pesanti lungo il versante adriatico (Clicca qui). Le temperature sono scese sotto lo zero in diverse regioni, tra cui Romagna, Veneto e Puglia, causando danni alle coltivazioni. Mentre in Italia si procede alla stima delle perdite, un altro Paese ha subito pesanti conseguenze dal ritorno del gelo: la Grecia.

Apostolis Tsinoglou, responsabile dell'azienda Europe Export 2016 I.K.E., con sede a Neo Mylotopo, nel comune di Pella (circa 70 km a nord-ovest di Salonicco), racconta l’impatto dell’ondata di freddo nel Paese ellenico: "Per due giorni consecutivi, da martedì a giovedì mattina, le temperature sono crollate, toccando i -5,4°C. I danni più ingenti si sono registrati nella Grecia settentrionale, in particolare nelle zone di Pella, Edessa, Aridea e Veria, dove si concetra l’80% della frutticoltura del nostro Paese. Le colture maggiormente colpite sono state ciliegie, pesche, nettarine, prugne, albicocche e loti, mentre i kiwi sembrano aver resistito."

La fase fenologia in cui è arrivato il gelo ha reso i danni ancora più gravi: molti alberi erano in piena fioritura o già in fase di fruttificazione. Secondo le prime stime, la perdita della produzione oscilla tra il 30% e il 100%, con una media di danno che si attesta attorno al 50-70%. Secondo l'operatore, si può già dire che l’impatto sulle esportazioni sarà significativo. La Grecia, infatti, è un fornitore chiave di frutta sui mercati internazionali e la riduzione delle quantità disponibili potrebbe generare squilibri nell’offerta. Ricordiamo che, ad esempio, per pesche e nettarine è il terzo player continentale dietro a Spagna e Italia, con circa 400 mila tonnellate prodotte all’anno, che diventano quasi 800 mila se aggiungiamo le percoche. Non ultimo, negli ultimi anni i greci hanno investito tanto nella coltivazione di ciliegie.

"Con meno prodotto disponibile, i mercati non riusciranno a essere riforniti adeguatamente e i prezzi subiranno inevitabilmente un’impennata," spiega Tsinoglou. "Anche la frutta di qualità inferiore vedrà un aumento del valore commerciale."
Nel frattempo, il settore agricolo greco è in fermento. Gli agricoltori stanno sollecitando l’intervento del Ministero dello Sviluppo Rurale per ottenere risarcimenti e misure di sostegno.

Previsti danni anche in Turchia
L’ondata di gelo ha colpito anche la vicina Turchia: "Le informazioni sui danni sono ancora frammentarie. Sappiamo che il gelo ha colpito anche lì, ma l’entità del fenomeno non è ancora chiara. Avremo un quadro più preciso nei prossimi dieci giorni," conclude Tsinoglou.
