Il meglio di IFN
L’ortaggio che non ti aspetti: il Cavolfiore della Piana del Sele IGP diventa protagonista in Gdo
Leonardo Odorizzi (LGBI): «Abbiamo trasformato un prodotto comune in un’eccellenza molto richiesta»

A dicembre, lo chef stellato Davide Oldani ne aveva già riconosciuto il valore. Ora, a distanza di pochi mesi, anche la Grande distribuzione organizzata italiana ha accolto con entusiasmo il Cavolfiore della Piana del Sele IGP, una recente new entry tra le Indicazioni Geografiche Protette, riconosciuta ufficialmente lo scorso luglio. Il Consorzio di Tutela, invece, ha ottenuto il via libera definitivo solo due settimane fa, segnando un ulteriore passo avanti per la valorizzazione di questa eccellenza.
Un ruolo di primo piano nella commercializzazione è stato affidato alla rete de La Grande Bellezza Italiana, che ha colto immediatamente il potenziale del prodotto. “La nostra missione è portare ai consumatori i migliori prodotti dell’ortofrutta italiana, e quando siamo stati contattati dal Consorzio non potevamo tirarci indietro,” racconta a IFN Leonardo Odorizzi, socio fondatore della rete. “Non è stata una sfida facile: il cavolfiore è spesso percepito come un prodotto basico, poco valorizzato e raramente al centro di investimenti mirati.”

Tradizione e innovazione per un prodotto di qualità
Il Cavolfiore della Piana del Sele IGP non rappresenta un’assoluta novità, ma un’evoluzione che valorizza un territorio vocato, offrendo un prodotto migliorato sotto diversi aspetti. La versione proposta dalla Grande Bellezza Italiana si distingue per un’attenzione particolare al servizio: il cavolfiore viene in gran parte defogliato e confezionato intero in un pack in cartone dal design impattante, con tonalità che mixano il viola e il fucsia. Un vero e proprio restyling che trasforma questo ortaggio in un prodotto di prima gamma evoluta, pronto a catturare l’attenzione dei consumatori.
Questa nuova veste, unita alla qualità certificata del prodotto, ha immediatamente suscitato l’interesse delle principali catene distributive. “Siamo già presenti in sei realtà affermate lungo tutta la Penisola, con un focus particolare nel Centro-Sud Italia, e contiamo di terminare le vendite ad aprile” prosegue Odorizzi. “E per la prossima campagna, che partirà a ottobre, abbiamo già ricevuto manifestazioni di interesse da altre insegne.”

La chiave del successo, secondo Odorizzi, sta nella costruzione di progetti basati su fondamentali solidi, capaci di generare valore lungo tutta la filiera. “Il Consorzio di Tutela ha svolto un lavoro eccellente nella promozione, nella ricerca di un packaging efficace, nel controllo qualità e nello studio approfondito delle proprietà nutrizionali. Un impegno che culminerà nella conferenza stampa in programma per domani. In particolar modo, vorrei sottolineare il lavoro del Presidente Raffaele Scarano –membro anche della OP Solco Maggiore di Eboli – che ha saputo mantenere unita la produzione, condizione essenziale per sviluppare una strategia commerciale svincolata dalle oscillazioni di prezzo tipiche del di questo ortaggio.
“La domanda di cavolfiore, infatti, aumenta con il freddo, quando però la produzione è più scarsa e i prezzi salgono, mentre cala quando il clima si fa più mite e l’offerta aumenta,” spiega Odorizzi. “Noi abbiamo scelto di fissare un prezzo costante per tutta la campagna, al netto delle classiche promozioni. Questo ha garantito stabilità nelle rotazioni e un ottimo ritorno economico sia per le catene distributive che per i produttori.”

Comunicazione e visibilità nei punti vendita
Un aspetto cruciale è stato il miglioramento della comunicazione nei punti vendita, con cartellonistica dedicata e un focus sugli aspetti nutraceutici del prodotto. “Abbiamo investito il tempo solitamente impiegato nelle trattative sui prezzi in un lavoro più mirato alla valorizzazione del cavolfiore,” sottolinea Odorizzi.
Un progetto che rafforza ulteriormente il modello operativo della Grande Bellezza Italiana, che si conferma un ponte tra produzione di qualità e distribuzione. “La nostra struttura snella e reattiva ci permette di essere tempestivi nell’evasione degli ordini, garantendo sempre il massimo livello qualitativo. Inoltre, la cura nella costruzione del concept – dal packaging alla grammatura, dalla comunicazione alla presentazione – è essenziale per coinvolgere il consumatore. Se stimolato nel modo giusto, risponde sempre positivamente.”
Con una strategia chiara e innovativa, il Cavolfiore della Piana del Sele IGP sembra destinato a consolidarsi come un nuovo punto di riferimento nel panorama ortofrutticolo italiano. (aa)
