Fragole: il boom dei prezzi non contrae i consumi

Quotazioni su del 68% in dieci anni, ma le vendite restano stabili. Bene anche le superfici in leggera crescita

Fragole: il boom dei prezzi non contrae i consumi

Negli ultimi dieci anni, il prezzo al consumo delle fragole ha registrato un'impennata del 70%, ma i consumi, almeno nel canale Iper+Super, non ne hanno risentito, restando stabili. Al contrario, nell’ultimo lustro, si registra una forte contrazione dei volumi nel dettaglio tradizionale più che bilanciata dall’ascesa dei discount. Sul fronte della produzione, arrivano segnali positivi: le superfici coltivate sono in leggera crescita (+6%).
Non mancano, però, le criticità. La bilancia commerciale continua a rimanere in rosso, con la Spagna che si conferma il primo fornitore estero di fragole per l’Italia, distanziando nettamente gli altri Paesi. Inoltre, nonostante la fragola sia disponibile tutto l’anno, i consumi restano fortemente concentrati tra marzo e maggio.

È questa la fotografia scattata dal Monitor Ortofrutta di Agroter per la categoria del mese di marzo, che ha come protagonista la fragola, e che introduce la Diretta IFN dedicata alle fragole, che andrà in onda giovedì 20 marzo alle ore 11.00 sui canali social di IFN.
Saranno con noi i protagonisti della filiera, moderati da Roberto Della Casa, con un panel del mondo produttivo che si confronterà con la distribuzione per commentare la situazione e ipotizzare l’evoluzione futura. 
Ne discuteremo con:

Carmela Suriano, Direttore Nova Siri Genetics
Ernesto Fornari, Direttore Generale Apofruit
Pietro Ciardiello, Direttore Generale Coop Sole
Sul fronte retail avremo:
Danilo Stanislao, Buyer Ortofrutta Megamark (Selex)
Pietro Terlingo, Direttore ortofrutta Coop Alleanza 3.0 

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Superfici: Campania e Basilicata si confermano leader indiscusse
L’analisi delle superfici coltivate a fragole evidenzia un aumento del 6% tra il 2021 e il 2025 in Italia, con un totale di 4.202 ettari secondo i dati del CSO Italy. Campania e Basilicata restano leader indiscusse del settore, detenendo da sole il 50% della superficie totale e registrando tassi di crescita a doppia cifra rispetto al 2021.
Discorso diverso per altre regioni del Sud: Sicilia e Calabria mostrano una contrazione rispettivamente del 5% e del 30%. Spostandoci al Nord, si registra la progressione del Veneto (+21%) e dell’Emilia-Romagna (+6%), mentre Piemonte e Trentino-Alto Adige risultano in calo.
Dal punto di vista produttivo, l’Italia vanta una produzione annua di circa 120 mila tonnellate, un dato che si mantiene stabile nel tempo con oscillazioni minime.

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Commercio estero: saldo negativo nonostante la crescita dell’export (a valore)
Sul fronte dell’export, la vendita di fragole italiane all’estero continua a crescere in valore, raggiungendo i 46,9 milioni di euro nel 2024. A volume, invece, il dato resta sostanzialmente invariato, attestandosi sulle 10 mila tonnellate.
Tuttavia, il saldo commerciale rimane fortemente negativo: l’import di fragole supera l’export sia a valore (-34,8 milioni di euro) sia a volume (-16 mila tonnellate). La Spagna, principale fornitore oltreconfine, ha ulteriormente aumentato le esportazioni verso l’Italia, raggiungendo i 61,3 milioni di euro nel 2024.

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Consumi: bene il discount male il dettaglio tradizionale. I prezzi crescono senza sosta
L’analisi dei consumi delle fragole in Italia mette in luce un trend ben definito: i prezzi medi hanno registrato una crescita costante dal 2020 al 2024. Complessivamente, il prezzo medio è aumentato del 28%, con un picco significativo nel canale discount (+39%), mentre il canale tradizionale ha mostrato un incremento più contenuto (+20%).

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Se da un lato i prezzi salgono, dall’altro i volumi segnano un calo complessivo di 11 punti percentuali rispetto al 2020. Il discount si conferma in crescita, mentre il dettaglio tradizionale subisce un vero e proprio crollo, perdendo quasi 40 punti percentuali. Anche a valore si conferma il boom dei discount, che segnano un robusto +45% in quattro anni, mentre il commercio tradizionale si contrae del 23%.

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Questi dati dimostrano chiaramente come la grande distribuzione, e in particolare i discount, stiano consolidando la loro posizione nel mercato delle fragole, mentre il commercio tradizionale fatica a mantenere le proprie vendite.
Un’ulteriore conferma arriva dall’analisi del canale Iper+Super: tra il 2014 e il 2024 il prezzo medio delle fragole nei supermercati è aumentato del 68%, seguendo un trend di crescita costante. Questo incremento ha impattato anche il valore delle vendite, in crescita significativa, mentre il volume di fragole vendute è rimasto invariato rispetto a 11 anni fa.

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Ciò suggerisce una propensione dei consumatori a pagare di più per un prodotto che, nel frattempo, ha migliorato la propria qualità, soprattutto sotto il profilo del sapore, grazie all’introduzione di nuove varietà più performanti.

Consumi concentrati tra marzo e maggio
Concludiamo con la stagionalità delle vendite. I dati mensili sulle fragole nel canale Iper+Super evidenziano come il consumo sia fortemente concentrato tra marzo, aprile e maggio, quando si registra il picco del 32% del volume annuo. A giugno si osserva un calo marcato, mentre nei mesi invernali le vendite rimangono marginali.
Un punto su cui il settore potrebbe lavorare è proprio la destagionalizzazione del consumo: la produzione nazionale consente di avere fragole disponibili per tutto l’anno, ma il mercato deve ancora abituarsi a questa opportunità.