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Clementine e mandarini: gli “aficionados” ai negozi di vicinato non mollano
Nord Ovest batte Sud e nelle fasce di popolazione a più alto reddito ci sono in proporzione più clementine e meno frutta
Clementine e mandarini sono protagonisti del reparto ortofrutta nelle loro stagionalità, grazie all’ottimo profilo nutrizionale; ricchi di vitamine e pratici, sono ideali come snack anche fuori casa. Tuttavia, negli ultimi anni, le difficoltà in campagna hanno inciso sulla qualità e, quindi, sulle vendite, causando risultati altalenanti.
Dopo le consuete analisi sulle vendite di questa categoria (clicca qui per approfondire), è interessante ora esplorare come stanno evolvendo le abitudini di acquisto di chi fa la spesa. Lo facciamo con la consueta rubrica del Monitor Ortofrutta di Agroter, in collaborazione con il consumer panel di YouGov.
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Atto di acquisto: spesa media confermata per le clementine
Per quanto riguarda la spesa media per atto di acquisto, clementine e mandarini mostrano una sostanziale stabilità, mentre per la frutta in generale si registra un lieve calo (-3%). Anche sul fronte del quantitativo medio acquistato, la categoria analizzata evidenzia una dinamica relativamente migliore rispetto all’aggregato frutta nel complesso: la riduzione è del 10% per le clementine, contro il -15% della frutta. In generale, sia per clementine e mandarini che per la frutta, quindi, emerge una tendenza a mantenere stabile lo scontrino, riducendo però le quantità acquistate.
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Canali di acquisto: gli affezionati ai negozi di vicinato resistono
L’aumento complessivo delle famiglie acquirenti di clementine e mandarini è legato a una maggiore preferenza per la Gdo, in particolare ipermercati e discount, a discapito dei piccoli supermercati e dei canali tradizionali, come mercati e fruttivendoli. Tuttavia, questa tendenza riguarda l’intero settore ortofrutticolo.
Anche la frequenza di acquisto segue questo trend, sebbene negli ipermercati si registri una lieve flessione.
D’altra parte, per quanto riguarda la spesa media e le quantità acquistate, le piccole superfici e i canali tradizionali mostrano performance migliori: la spesa media cresce nel libero servizio, ovvero nei negozi self service più piccoli, nei fruttivendoli e nei mercati, quindi - in generale - in tutti i canali di vicinato; parallelamente, in queste tipologie di negozio, la riduzione del quantitativo acquistato è meno marcata. In particolare, nei mercati si osserva addirittura un lieve aumento per tale parametro. Questo attesta come i clienti abituati a comprare di più nei negozi di vicinato, non cambino più di tanto questa propensione.
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Analizzando le quote per canale relativamente a clementine e mandarini rispetto a quelle della frutta in generale, emerge emerge un peso maggiore per fruttivendoli (11,2%) e mercati (10,8%) rispetto alla macrocategoria di riferimento (8,5% e 6,7% rispettivamente), con un libero servizio quasi residuale come quote complessive. Tuttavia, rispetto al 2022, queste quote sono in calo, a vantaggio dei supermercati di medio-grandi dimensioni, con una crescita particolarmente marcata nei discount.
Anche questo indicatore suggerisce l’esistenza di una clientela affezionata, che continua a preferire i canali tradizionali per l’acquisto di clementine e mandarini. Tuttavia, nel contesto generale, la Gdo continua a guadagnare quote di consumo anno dopo anno.
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Lungo lo Stivale: avvicendamento tra Nord Ovest e Sud
Tra le quattro principali aree geografiche, si osserva un aumento della quota a volume per clementine e mandarini nel Nord Ovest, mentre al Sud si registra una flessione. Un andamento simile si riscontra anche nella frutta in generale, con un calo al Sud ma una crescita più marcata nel Nord Est.
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L’analisi dei quantitativi medi acquistati conferma il ruolo preponderante del Nord Ovest e quello più marginale del Sud. Nel Nord Ovest, il quantitativo medio per famiglia è il più elevato (11,7 kg), mentre al Sud è il più basso (9,2 kg). Anche i trend riflettono questa dinamica: il Nord Ovest mostra la contrazione più contenuta (-4%), mentre al Sud il calo è più marcato (-10%).
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Nelle fasce di popoazione a più alto reddito, più clementine e meno frutta; in quelle medio basse avviene l’opposto
Chiudiamo l’analisi con uno sguardo ai volumi suddivisi per fascia di reddito. È interessante notare che nelle fasce di popolazione a più alto reddito, la quota di mercato di clementine e mandarini (28,9%) supera di ben 2 punti quella della frutta in generale (26,9%), con un trend in crescita nel primo caso e in calo nel secondo caso.
Al contrario, nelle fasce a reddito medio-basso, la quota delle clementine (23,5%) risulta inferiore rispetto a quella della frutta complessiva (25,5%), con un trend decrescente per le clementine e in crescita per la frutta in generale. Questo suggerisce uno spostamento dei consumi di clementine dalle fasce medio-basse a quelle a più alto reddito, seguendo una dinamica opposta rispetto alla frutta nel suo insieme.