Attualità
Mele: la produzione cresce ma la Golden (premium) scarseggia
Il raccolto di quest’anno è aumentato del 10% rispetto alle stime iniziali. Consumi in ripresa da inizio anno
La produzione di mele in Italia, rispetto alle stime iniziali, è stata ritoccata in rialzo di quasi 10 punti percentuali, ma questo non influenzerà la commercializzazione di alcune varietà, a partire dalla Golden, che al contrario, corre il serio rischio di terminare la stagione anzitempo, soprattutto per quanto riguarda i calibri più grossi di prima categoria che risultano carenti. Sul fronte dei consumi, c’è stata una leggera contrazione a volume nel 2024 (-3%) ma da inizio anno si sta notando una ripresa tanto in Italia quanto all’estero.
Questa è solo una piccola sintesi di quanto emerso durante la diretta su uno dei prodotti ortofrutticoli più importanti, ovvero, la mela, andata in onda ieri pomeriggio sui canali social (clicca qui per riguardarla) di IFN.
Protagonisti di un dibattito costruttivo, con interventi ricchi di contenuti, sono stati esponenti di spicco del mondo produttivo, come Nicola Magnani, Direttore commerciale Melinda; Kurt Ratschiller, Direttore commerciale VIP e Walter Pardatscher, Direttore generale VOG; lato distribuzione hanno fornito un prezioso contributo Gianmarco Guernelli, Responsabile acquisti ortofrutta Conad e Germano Fabiani, Responsabile ortofrutta di Coop Italia.
In avvio di puntata, il nostro Direttore, Roberto Della Casa, ha fornito una breve disamina del contesto produttivo e di mercato in cui ci stiamo trovando: “La prima notizia è che rispetto alle stime iniziali, che indicavano una produzione stabile a 2,1 milioni di tonnellate, sono state raccolte 200 mila tonnellate in più, un incremento quindi di quasi 10 punti percentuali. Esaminando l’evoluzione varietale a livello produttivo notiamo una decisa progressione delle mele club, che fa da contraltare alla riduzione di Red/Stark Delicious, mentre le restanti varietà mostrano trend tutto sommato costanti, Golden in primis”.
“Sul fronte dei consumi, dopo il picco del Covid, c’è stato un calo a volume del 7% e una crescita a valore di 20 punti percentuali. Approfondendo i dati del 2024 e di questo primo scorcio del 2025, si può osservare un leggero calo a volume nell’ordine del 3% con riferimento al progressivo del 2024; le prime due settimane dell’anno flettono solo di un punto percentuale. Non mancano le differenze fra le diverse aree, perché ad esempio il Sud Italia è in controtendenza con una crescita di 5 punti nel progressivo di inizio anno”.
“In buona sostanza, questi dati ci danno un quadro non particolarmente dinamico nel mondo delle mele, ma nemmeno così drammatico, soprattutto se lo contestualizziamo nello scenario complessivo ortofrutticolo”, ha concluso la sua analisi il nostro Direttore.
I dati dell'Analisi del Monitor ortofrutta di Agroter sono stati contestualizzati dai distributori, a partire da Germano Fabiani: “Rispetto alla media nazionale i nostri numeri sono leggermente migliori, o meno peggio, a seconda dei punti di vista, perché parliamo di una categoria che va in un’unica direzione, ovvero, della perdita di volumi a rete costante e per omogeneità di superficie di vendita. Ripercorrendo l’ultima annata abbiamo cominciato il 2024 con perdite percentuali importanti, poi nella seconda parte della stagione questo tendenziale si è attenuato. Confermo l’inizio di quest’anno leggermente meglio, ma nel complesso la campagna è comunque in calo”.
“Per quanto riguarda il mondo Conad – analizza Gianmarco Guernelli – nel 2024, nonostante si siano riviste le drupacee e le pere, abbiamo riscontrato – sempre a rete costante – trend positivi sia in termini di fatturato, ma soprattutto trend in crescita a volume, in particolare in area 3 e 4. Il Sud ha senza dubbio trainato le vendite, alzando così la media complessiva a livello nazionale. È ovvio che la situazione delle vendite a volume non sia entusiasmante; però, facendo l’analisi del 2024 mi aspettavo, sinceramente, molto peggio. In queste prime settimane del 2025 siamo riusciti a mantenere buone vendite, grazie anche ad alcune iniziative promozionali che abbiamo intrapreso e che hanno fatto il loro effetto”.
Dalla distribuzione si è passati alla produzione: “Siamo partiti con volumi simili all’anno scorso – evidenzia Kurt Ratschiller – a parte la Golden Delicious che mostra un calo a livello produttivo. Rispetto alla passata stagione le vendite sono partite più lentamente, perché quest’anno gli stock nei magazzini erano decisamente superiori, mentre 12 mesi prima erano sostanzialmente ai minimi storici. Da Natale in poi abbiamo visto una buona richiesta, sia in Italia sia all’estero, che si sta confermando da inizio gennaio tanto per le varietà club quanto per quelle tradizionali, senza dimenticare il biologico, in cui, per il secondo anno consecutivo, ci troviamo di fronte a una produzione scarsa in tutta Europa.
“Entrando nel dettaglio varietale, i grossi calibri di Golden Delicious verranno a mancare, a differenza della Red Delicious, in cui si registrano volumi importanti in tutta Europa e questo darà ancora più importanza a un mercato come l’India che stiamo presidiando piuttosto bene. Molto bene le mele club che sono in crescita in tutti i mercati sia a volume che a valore”.
Anche Nicola Magnani si dimostra moderatamente soddisfatto di questa prima parte di campagna: “Complessivamente è stato buona, nonostante l’Italia stia zoppicando in termini di consumi, anche se c’è stata una ripresa da Natale in avanti, mentre l’export è stato brillante fin da subito. Comunque, vorrei sottolineare come quest’anno il contesto produttivo a livello europeo sia particolarmente favorevole, perché molto probabilmente l’offerta sarà inferiore alla domanda, soprattutto per alcune varietà e nella seconda parte della stagione. La Golden è senza dubbio fra queste, perché il prodotto di prima categoria calibro 75+ è scarso, e sono convinto che da un certo punto in avanti verrà a mancare”.
“La Renetta, al contrario, sta vivendo una delle sue migliori annate sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo, favorita, lei si, dal clima a differenza della Golden. A livello commerciale le vendite sono costanti, ma il nostro obiettivo, in virtù di una qualità così eccellente, è quello di aumentare la penetrazione, tanto in Italia quanto all’estero. Infatti, andremo a effettuare attività in store, dove esalteremo i punti di forza della Renetta, come l’aspetto nutraceutico e le grandi potenzialità gourmet, in modo da attrare nuovi consumatori, supportati da un centinaio di nutrizionisti”.
La disamina varietale è stata conclusa da Walter Pardatscher che, oltre a uno spaccato sulle varietà, ha poi evidenziato le criticità che stanno vivendo melicoltori. “La produzione di Gala è stata leggermente inferiore e le vendite sono andate moderatamente bene, tant’è che la campagna sarà più breve. Complessivamente siamo soddisfatti per quel che riguarda i trend di mercato, poiché siamo in linea con le aspettative iniziali. A livello di sistema rappresentiamo buona parte della produzione italiana e negli ultimi anni stiamo affrontando sfide di non poco conto, soprattutto a livello produttivo piuttosto che a livello commerciale; in entrambi gli ambiti, come VOG, ci siamo organizzati compiendo un passo importante nell’ultimo anno, a partire dalla riorganizzazione interna con le vendite centralizzate e un servizio specifico per i clienti”.
“Detto ciò, nei prossimi anni dovremo trovare soluzioni efficaci per i nostri contadini, sotto pressione per gli effetti del cambiamento climatico e per l’insorgere di nuove malattie e parassiti. A una situazione già così delicata si aggiunge il peso della burocrazia che è diventata sempre più oberante per piccole aziende come le nostre, che, a differenza delle grandi realtà, non possono delegare le incombenze amministrative, a partire, per esempio dalle certificazioni che sono in deciso aumento di anno in anno”, è stato il monito del Direttore VOG.
La seconda parte della diretta si è concentrata sugli aspetti strategici che il comparto melicolo deve intraprendere se vuole aspirare a un futuro roseo. Questo tema sarà esaminato nel prossimo approfondimento, e se proprio non potete aspettare, potete rivedere la diretta al link qui sotto. (gc)