Marzo in Gdo: l’inflazione si impenna ancora

L'aumento dei prezzi raddoppia rispetto a febbraio

Marzo in Gdo: l’inflazione si impenna ancora

A marzo il reparto ortofrutta della Gdo mostra ancora consumi in flessione e in modo trasversale nelle diverse macrocategorie, ma la variazione dei prezzi medi rilevata fa un balzo in avanti rispetto a febbraio. Tra i principali prodotti arance, banane, pomodori e patate sono quelli che contribuiscono maggiormente a questo evidente effetto inflattivo. Exploit delle pere come vendite a volume, ma incide la controcifra rispetto a una difficile annata. 

Marzo, quindi, non porta grandi novità a livello di consumi in quantità nei supermercati e ipermercati. Il reparto, nel complesso, segna un -2,1% a volume, mostrando un lieve miglioramento rispetto al -2,7% di febbraio, con la frutta e la verdura che perdono in modo analogo al reparto e la IV-V gamma che performa leggermente meglio (-1,8%). Quello che cambia in modo sensibile rispetto a febbraio è l’effetto inflattivo.

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Se a febbraio il prezzo medio mix dei prodotti cresceva di 3,2 punti, a marzo quasi si raddoppia: +6,2% per il totale reparto, con la crescita più consistente nella verdura (+7,3%) e quella meno evidente nella IV-V gamma (+4,3%). 

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Nell’analisi sui i principali prodotti frutticoli, è evidente l’impatto dei primi due sull’inflazione rilevata: le arance perdono 10 punti a volume, ma ne guadagnano 3,4 a valore, mentre le banane crescono del +2,3% a volume e del +14,2% a valore. Per questi due prodotti la variazione dei prezzi medi è, rispettivamente, del +13,4% e del +16,5%. Da notare, come la categoria che mostra la migliore performance è sicuramente quella delle pere (+26,3% a volume e +15,1% a valore), ma incide sicuramente una controcifra su una campagna, quella scorsa, molto difficoltosa. 

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Nel comparto orticole, sono sempre le prime due posizioni ad incidere maggiormente sul risultato finale, considerando il peso sulle vendite. Difatti, per i pomodori la flessione a volume è pari al -1,5%, a fronte di una crescita del +5,7% a valore, che porta ad una variazione del mix prezzi del +7,2%. Nelle patate, l’effetto inflattivo è ancora più evidente: +20 punti derivanti da una crescita del +13,1% a valore e una perdita del -6,9% a volume. Tra le categorie principali nel mese, quella che mostra la migliore performance a volume sono i finocchi (+16,9%), tuttavia il comportamento a valore è opposto rispetto a tutti gli altri prodotti, essendo l’unico analizzato a perdere (-9,7%), facendo così rilevare anche una deflazione decisa (-26,6%).

Il “Monitor Ortofrutta” di Agroter rappresenta l’unica analisi di lungo periodo a disposizione degli operatori della filiera per tracciare l’evoluzione del comportamento di acquisto e di consumo di frutta e verdura da parte delle famiglie italiane, prima, e internazionali, negli ultimi tempi. Nato nel 2006 con un campione di 600 responsabili d’acquisto, oggi è arrivato ai tremila panelisti per le analisi più strutturate, grazie alla possibilità di affiancare alla tecnica d’analisi CATI (Computer aided telephone interview) quella CAWI (Computer aided web interview), sviluppata attraverso la collaborazione con il panel provider Toluna. Nel 2022 abbiamo superato 1.250.000 risposte archiviate, integrate dai dati quantitativi di acquisto quadrisettimanali delle famiglie italiane per l’ortofrutta, elaborati grazie alla partnership con Ismea e completate da rilevazioni puntuali sui punti di vendita.

Per maggiori informazioni contattare Alfonso Bendi - Research & Consulting Director Agroter   alfonso@agroter.net