Il meglio di IFN
Angurie: i consumi hanno tenuto ma con prezzi in calo
Bene il Sud Italia, più in difficoltà il Nord a causa del meteo
A distanza di qualche settimana dalla conclusione della campagna angurie è possibile tracciare un bilancio grazie alle analisi del Monitor ortofrutta di Agroter e dal feedback del mondo distributivo.
Il trend delle vendite complessivo, nel canale iper+super, evidenzia un aumento dei consumi pari a 7 punti percentuali, grazie a un andamento deflattivo dei prezzi (-10%) che ha determinato una perdita a valore del 4% rispetto all’anno passato.
Esaminando i singoli mesi, si nota un andamento decisamente altalenante: a maggio gli indicatori mostrano tutti il segno più, a partire dalle quantità e dal fatturato complessivo (+18 e 17% rispettivamente); a giugno, invece, è successo l’esatto opposto, con tutti gli indicatori in territorio negativo, mentre a luglio e ad agosto le quantità commercializzate sono cresciute a fronte di quotazioni in discesa. Chiude settembre, con una inflazione del 10% e volumi pressochè stabili rispetto allo scorso anno.
Approfondendo i dati per area geografica, si nota il Sud Italia con vendite a volume costantemente in crescita (a parte settembre), con il dato finale di campagna pari a +13% favorito da prezzi più bassi (-12%). Al contrario, nel resto della Penisola si nota una deflazione più contenuta, -8/10%, al pari dei volumi sviluppati.
Quindi, performance diverse in funzione dell’areale, evidentemente influenzate dall’andamento meteorologico decisamente variabile lungo l’arco della campagna.
A tal proposito, abbiamo raccolto la testimonianza di Giuseppe Billitteri Buyer ortofrutta di Alfi Srl, del Gruppo Selex, cui fanno capo gli oltre 90 punti vendita Gulliver disseminati tra Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Liguria: “È sicuramente stata una campagna dai due volti. La prima parte è stata complicata da un andamento meteo particolarmente piovoso, che non ha certamente favorito i consumi. Poi le cose sono via a via migliorate, ma la produzione, colpita nel frattempo dal maltempo, è stata inferiore e questo ha provocato l’inevitabile aumento dei prezzi”.
“A parte la dinamica contingente all’annata, si confermano i principali trend in atto nel settore delle angurie. Innanzitutto, prosegue la crescita delle varietà a taglia ridotta e con la polpa senza semi e, allo stesso tempo, notiamo un incremento evidente del prodotto ad alto contenuto di servizio, quindi di I° gamma evoluta e di IV° gamma. Probabilmente, questo trend è più rapido nelle aree del Nord Italia, dove i nuclei famigliari contano sempre meno componenti e, quindi, le grosse pezzatura risultano scomode. Per quanto riguarda le seedless, si sta riproponendo quanto è avvenuto nel mandarino, che gradualmente è stato superato dalle clementine, poiché l’assenza di semi è un plus del quale il consumatore non può più fare a meno. Noi fin da subito abbiamo creduto nel progetto Perla Nera (clicca qui per approfondire) con i numeri che sono stati dalla nostra parte, e adesso vediamo una categoria in sviluppo certamente meteoropatica come pochi altri prodotti, ma che non deve perdere la stella polare della qualità a prescindere dal clima”.
A livello produttivo la campagna è stata ancora più impegnativa, e approfondiremo questo tema nelle prossime uscite con le testimonianze dei produttori.
Questo articolo è stato lanciato in anteprima sul servizio di aggiornamento settimanale su WhatsApp di Nunhems dedicato a melone e anguria (clicca qui per sapere come effettuare l'iscrizione).