Il meglio di IFN
La frutta estiva risolleva le esportazioni
Ad agosto la bilancia commerciale, almeno a valore, torna positiva con un avanzo di oltre 70 milioni
L’aggiornamento dei dati del commercio estero a luglio mostrava un saldo negativo sia a volume sia a valore. Se per quanto riguarda le quantità non era certo una novità, lo stesso non si poteva dire per gli scambi a valore che solo un altro paio di volte sono andati in rosso.
L’upgrade al mese di agosto, grazie alle AnalIsi del Monitor Ortofrutta di Agroter, mostra dati in netto miglioramento, poiché il saldo a valore è tornato positivo e supera di poco 70 milioni di euro, mentre quello a volume è sempre negativo, seppur in miglioramento sia rispetto all’anno scorso, sia al mese di luglio 2024 (clicca qui per approfondire)
Ma scendiamo ora nel dettaglio delle principali macrocategorie esportate. Innanzitutto, per quanto riguarda l’export, si nota una migliore performance complessiva sia a volume (+11%) che a valore (+6%), mentre nell’import i trend sono pressochè identici. Tutte le principali macrocategorie esportate evidenziano valori in crescita tanto nella quantità quanto a valore, e si segnala la performance della frutta fresca che, nella veste di capogruppo (essendo la categoria più importante), ha trainato le performance dell’intero comparto ortofrutticolo.
Abbiamo così approfondito l’analisi con le prestazioni dei prodotti più importanti all’interno del comparto frutticolo a partire da maggio, in modo da poter tirare le somme anche sull’andamento complessivo della campagna estiva.
Le angurie primeggiano di gran lunga nella classifica dei prodotti più esportati a volume, con quasi 300 mila tonnellate, in crescita del 24% rispetto a un anno fa. Segue a lunga distanza, con quasi 100 mila tonnellate, il comparto peschicolo che si fa però sotto a valore, grazie a una crescita di circa 30 punti. Molto bene le altre drupacee, come prugne e albicocche, mentre le ciliegie sono state penalizzate dall’annata piovosa che ha compromesso i volumi esportati (-28%) e favorito le importazioni (+41%). Nel melone sono progredite le vendite a volume (+14%), a fronte di un dato a valore pressochè stabile (+1%).
Nella disamina abbiamo aggiunto anche un paio di ortaggi, come pomodoro e insalate, fra i protagonisti durante il periodo estivo, che mostrano dei trend tutto sommato positivi.
Infine, abbiamo verificato le performance di due prodotti rilevanti in termini di import durante l’estate, come le arance e il kiwi, che provengono solitamente dall’oltremare. Nelle arance la tendenza è stata negativa a volume (-11%) e, soprattutto, a valore (-31%). Per il kiwi, invece, i dati sono positivi sia a valore (+27%) che a volume (+16%), grazie a una maggiore disponibilità di prodotto dall’Emisfero Sud rispetto alla scorsa annata.
Ha collaborato Alberto Biffi