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IV Gamma: da dieci anni i prezzi non cambiano
I volumi sono in flessione anche nel canale dei discount. Urge una strategia di rilancio del settore
Quale sarà il futuro della IV° gamma? Negli ultimi anni, vista la prolungata crisi che sta attraversando il comparto, è diventata una domanda ricorrente all’interno dei vari consessi che hanno esaminato il problema, ma, se le risposte e le soluzioni restano vaghe, i numeri continuano a essere impietosi. Infatti, come riporta in un recente articolo il nostro Research & Consulting Director Alfonso Bendi (clicca qui per approfondire): “Il progressivo a volume, da inizio anno, segna un -2%, con una crescita contenuta dei prezzi (+2%), per cui anche a valore la categoria non guadagna. La cosa più preoccupante, però, riguarda i trend mensili: da inizio anno si assiste a un tendenziale peggioramento, con un progressivo del mese di marzo a -5% per la IV Gamma verdura, quando a gennaio perdeva solo 1 punto e a febbraio era quasi allineata con dicembre. Anche tra i canali non si intravedono opportunità. Rarissimi i casi di trend positivi (e solo a inizio anno), con i supermercati e i discount che perdono un po' meno rispetto al resto (rispettivamente -1% e -2%)".
Quindi, come diceva un vecchio adagio, “se il buongiorno si vede dal mattino..” per i prossimi mesi c’è di che preoccuparsi. Ma prima di fasciarsi la testa sulle eventualità future è bene esaminare i dati su un orizzonte più ampio, grazie alle Analisi del Monitor Ortofrutta di Agroter, in modo da comprendere le dinamiche di mercato che hanno caratterizzato il settore negli ultimi anni, dinamiche che possono tornarci utile per definire le strategie future.
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I dati Ismea Nielsen, relativi al trend dei volumi sviluppati dalla IV gamma nelle ultime 5 annate, mostrano alti e bassi particolarmente marcati in funzione del canale considerato. Occorre premettere come, rispetto alle consuete analisi della Categoria del Mese, non considereremo il contributo dato dal canale Tradizionale, che per questa categoria è residuale, ma ci concentreremo sulla Gdo nel suo complesso e sulle differenti performance fra Discount e Iper+Super.
Dopo un 2020 sottotono per tutti, ma d’altronde è stato l’anno dell’emergenza Covid, dove le persone costrette a casa occupavano il tempo cucinando, già dall’anno successivo c’è stata una ripresa guidata soprattutto dai Discount che sono cresciuti a doppia cifra (+22%) a differenza degli Iper+Super, che, seppur in risalita di 5 punti, non sono riusciti a eguagliare la performance del 2019.
Nel 2022 si vede un’ulteriore progressione di 11 punti del Discount, che traina il risultato complessivo, mentre l’aggregato Iper+Super cresce solo di un paio di punti rispetto all’anno precedente, per poi perderne uno nel 2023; sicuramente è stato un anno poco entusiasmante anche per i Discount poiché a loro volta hanno perso per strada 5 punti.
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Il Grafico relativo all’andamento a valore ricalca quasi alla perfezione quanto descritto nella disamina dei volumi, a dimostrazione di come il rapporto fra volumi e prezzi sia di 1:1, a parte l’anno scorso, dove il discount ha mantenuto lo stesso fatturato nonostante il calo dei volumi.
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Infatti, come si evince dall’analisi dell’andamento dei prezzi negli ultimi 5 anni, l’anno scorso i discount hanno aumentato i prezzi alla vendita di ben 5 punti, che rappresenta una performance significativa per questo settore, ma d’altro canto il discount veniva da 3 anni di crescite a volume importanti e, quindi, si poteva permettere di perdere qualcosa per recuperare qualche punto di margine.
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Chi sembra essere arrivato a saturazione è il canale Iper + Super, perché nel 2023 è tornato ai prezzi del 2019 dopo un triennio di deflazione. In pratica, i prezzi negli ultimi 5 anni sono rimasti inalterati, ma se guardiamo più indietro nel tempo, fino al 2014, grazie al Database Circana Liquid Data, scopriamo come sia da ben 10 anni che i prezzi nella IV Gamma non variano. Una situazione, sostenibile fino al 2019, grazie ai volumi in crescita costante di anno in anno, ad un ritmo del 3-4%, mentre fra il 2019 e il 2023, la crescita si è sostanzialmente fermata, in particolar modo nell’ultimo triennio.
È chiaro ed evidente che la combinazione di prezzi e volumi statici, in un contesto altamente inflattivo (a partire dai costi di produzione), ha generato quella tempesta perfetta che ha messo in ginocchio diversi produttori, in particolare quelli che avevano un processo produttivo poco efficiente, molti dei quali saranno stati indotti, seppur in modo strisciante, a diminuire il livello qualitativo, nel tentativo di abbassare i costi, peggiorando ulteriormente la situazione.
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Come se ne esce? Certamente una maggiore aggregazione aiuterebbe a ridurre i costi, per migliorare le economie di scala e per poter affrontare innovazioni e investimenti. Questa è sicuramente una strada indicata da diversi analisti di settore ma, per quanto concerne il recupero del valore, il tema è particolarmente complesso. Infatti, occorre analizzare nel dettaglio le esigenze del consumatore, da un lato, e, dall’altro lato, le strategie che guidano i murali all’interno dei negozi.
Per il primo punto abbiamo già svolto un’analisi piuttosto approfondita (clicca qui per approfondire), mentre per quanto riguarda le strategie delle catene, potrete scoprirlo dai diretti interessati durante la diretta del mese di IFN, che andrà in onda la prossima settimana, martedì 30 Aprile - dalle ore 11.00 alle ore 12.00, dove, per l’appunto, si confronteranno due big della distribuzione nazionale, come Conad e Coop, con tre imprese di riferimento, come La LineaVerde, Zerbinati e L'insalata dell'Orto.
L’obiettivo è evidente, rispondere alla domanda iniziale: Quale sarà il futuro della IV° gamma?
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Ha collaborato Alberto Biffi. (gc)