Il Natale nei mercati non è più quello di una volta

All’Ortomercato di Bergamo è stata una settimana stabile. Si attende exploit in concomitanza della vigilia

Il Natale nei mercati non è più quello di una volta

Che aria tira nei mercati all’ingrosso a una settimana esatta dal Natale? È la domanda che abbiamo posto ad Andrea Chiodi, direttore dell’Ortomercato di Bergamo: “Innanzitutto, è bene precisare che l’effetto delle festività sulle vendite non è più ai livelli di 5-6 anni fa, quando - già da inizio dicembre - si notava un deciso cambio di passo. Adesso si nota un exploit proprio qualche giorno precedente alla ricorrenza, ma per il resto delle sedute mercatali le contrattazioni restano nella norma”.
Entrando nel dettaglio, il Direttore evidenzia come: “in un contesto generale di crisi dei consumi, il mercato di Bergamo “tiene”, come dimostrano i volumi (aggiornati a fine ottobre) in lievissima diminuzione rispetto all’anno passato. Nell’ultimo periodo, poi, l’ambulantato è stato favorito da un meteo benevolo, e notiamo anche ottime vendite per i negozianti più vicini al centro urbano o ben posizionati sulle vie di collegamento, mentre i negozi di vicinato situati nei piccoli centri abitati, faticano un po’ di più. L’horeca non sta facendo faville, ma notiamo già da qualche tempo alti e bassi più frequenti”.

Da sinistra verso destra: il direttore Andrea Chiodi e il presidente di Bergamo Mercati Giacomo Salvi

Per quanto riguarda i prodotti: “senza dubbio l’assortimento dei nostri grossisti si è arricchito del cosiddetto super esotico, che contempla sia prodotti particolari, non coltivati alle nostre latitudini (Pitaya, Mangosteens kiwano, ecc.) che di controstagione, come le drupacee. Qui i prezzi sono molto alti e, chiaramente, i volumi risicati, ma la piazza bergamasca ha ancora una buona capacità di spesa per permetterseli. Prezzi stellari anche per l’uva senza semi che, nonostante sia molto più cara dell’Aledo spagnola, ha consumi decisamente superiori. Ovviamente stiamo entrando nel vivo della campagna agrumi, dove notiamo una buona qualità per le clementine e un discreto interesse per l’arrivo del Tarocco che non ha intaccato, comunque, le buone performance delle arance bionde.
“Fra gli ortaggi, il carciofo è sicuramente uno dei prodotti più ricercati, ma l’offerta non è abbondante soprattutto per la merce di alta qualità che, di conseguenza, è esitata a prezzi molto alti. In lieve calo il pomodoro, dopo aver vissuto diverse settimane di valori decisamente importanti; bene, invece, le referenze di stagione, come cavolfiori, cavoli, verze e finocchi. che mostrano un buon rapporto qualità prezzo”.

Spostandoci ai progetti futuri, sta prendendo forma l’intervento di riqualificazione dell’Ortomercato, come ci spiega Giacomo Salvi, presidente di Bergamo Mercati: “Si tratta di un intervento che si inserisce in un progetto più ampio che ridisegna un pezzo di città. Allo stato attuale, la superfice complessiva dell’Ortomercato, la cui inaugurazione risale al 1973, è di poco meno di 45.000 mq. Con l’ampliamento la superfice sarà di circa 70.000 mq. 
Sulle nuove superfici disponibili, Bergamo Mercati realizzerà una piattaforma refrigerata di 6.000 m2 con area ribalte collegata direttamente alle pensiline dei grossisti e realizzerà nuove e moderne strutture che permetteranno un collegamento più rapido con l’asse interurbano, garantendo, al contempo, una migliore efficienza logistica e una decongestione del traffico”.
Un progetto significativo, con un investimento pari a 11 milioni di euro, che conoscerà una decisa accelerazione nel prossimo anno: “Uno sforzo reso possibile grazie all’ampliamento di capitale della società fino a 2 milioni di euro deliberato da tutti i soci, come i grossisti, le associazioni dei produttori e dei commercianti, e, soprattutto il comune, che è il socio di maggioranza e che ha deliberato la cessione del ramo d’azienda per poter far fronte a questo aumento di capitale. Difatti, un grande lavoro di squadra che nel prossimo anno inizierà a dare i suoi frutti”, conclude il Presidente Giacomo Salvi.
 

A seguire foto e prezzi dei prodotti del momento.

Arance Tarocco Cal.2 - Sicilia - 2,70 euro al chilogrammo
Arance Tarocco Cal.6 - Sicilia - 2 euro al chilogrammo
Arance Washington Navel - Sicilia - 1,70 euro al chilogrammo
Clementine Cal.1 - Puglia - 4,5 euro al chilogrammo
Mandarino - Sicilia - 2,20 euro al chilogrammo
Fragole - Campania - 20 euro al collo
Uva Autumn Crisp - Puglia - 8 euro al chilogrammo
Ciliegia Cal.30-32- Argentina - 14,5 euro al chilogrammo
Nettarina pasta gialla - Australia - 18,8 euro al chilogrammo
Ananas via aerea - Panama - 4,2 euro al chilogrammo
Carambola - Colombia - 45 euro al collo
Datteri - 9 euro al chilogrammo
Papaia - Brasile - 20 euro al collo
Mango varietà Kent - Perù - 6,5 euro al chilogrammo
Carciofi 20 capolini - Sardegna - 1,20 euro a capolino
Verza rossa - Italia - 2 euro al chilogrammo