Monitor
Dicembre: l’inflazione dell'ortofrutta schizza all'11%
Inflazione Lcc 4% e quasi stabile per IV-V Gamma (0,6%)
Dopo un autunno con qualche speranza di ripresa, la chiusura dell'anno e l’inizio dell’inverno non partono col piede giusto per il reparto ortofrutta della Gdo. I volumi a dicembre flettono, anche se di poco, e l’inflazione schizza alle stelle, dopo un periodo di calma, grazie al trimestre antinflazione. Tuttavia, a dicembre la crescita dei prezzi medi sembra più critica per l’ortofrutta rispetto, ad esempio, all’Lcc.
Considerando come era andato il reparto ortofrutta di ipermercati e supermercati nel fine estate, era cresciuta qualche speranza di ripresa dei consumi: +0,8% a volume ad agosto, +0,6% a settembre e +3,1% a ottobre. Tuttavia, a novembre, si sono placati gli entusiasmi (-1,6% a volume) e, anche a dicembre, non c’è stata ripresa, con consumi sempre negativi, anche se di poco (-0,6%).
Però, le singole macrocategorie hanno avuto andamenti molto diversi, con la frutta come unica responsabile della flessione (-2,2%), la verdura come principale motore di attenuazione (+0,8%) e IV-V Gamma come supporto importante (+4,3%), anche se con un peso a volume relativo sul reparto. I dati a valore, ovviamente, sono decisamente migliorativi rispetto a quelli a volume, ma questo dipende da un effetto inflattivo ancora alto in ortofrutta e in crescita rispetto agli ultimi mesi.
Clicca qui per ingrandire la slide
A dicembre la crescita del mix prezzi medio è nell’ordine degli 11,4 punti, quando – andando a ritroso – si osservano dati più attenuati, soprattutto in concomitanza con l’inizio del trimestre anti-inflazione: +9% a novembre, +3% a ottobre, +5,4% a settembre e +7,7% ad agosto.
Oltre a questa ripresa dell’inflazione, ciò che preoccupa per il reparto è l’attenuazione della stessa per i prodotti servizio, rispetto a frutta e verdura di prima gamma. IV-V Gamma, infatti, nell’ultimo mese dell’anno mostrano una crescita dei prezzi medi decisamente limitata (+0,6%), il che suggerisce una strategia promozionale particolarmente aggressiva dei distributori, ma probabilmente critica, considerando la natura di questi prodotti (per cui la disponibilità a pagare del cliente è mediamente più alta rispetto allo sfuso), soprattutto se si osserva il medesimo dato per l’Lcc.
Clicca qui per ingrandire la slide
Il Largo Consumo Confezionato, infatti, nel mese di dicembre cresce nei prezzi medi di 4,4 punti, dato decisamente inferiore all’ortofrutta (+11,4% in ipermercati e supermercati), dato nettamente superiore alla IV-V Gamma.
Clicca qui per ingrandire la slide
Rimane da valutare l’annata nel complesso con un focus nell’ultimo trimestre, periodo in cui le iniziative legate al carrello tricolore hanno influenzato consumi e prezzi medi.