Alegra e il futuro dell’aggregazione: dall’unione alle “connessioni”

Dall’integrazione tra OP e aziende private ai progetti condivisi sui nuovi prodotti

Alegra e il futuro dell’aggregazione: dall’unione alle “connessioni”

L’aggregazione nel settore ortofrutticolo è spesso indicata come la chiave per affrontare le sfide del comparto, tanto che non passa convegno senza che venga citata come priorità strategica. Tuttavia, mentre in alcune aree d’Italia il processo aggregativo è ancora agli inizi, in altre si stanno sviluppando modelli più avanzati. Oggi, l’aggregazione non si limita più alla semplice unione di produttori – già di per sé un passaggio complesso – ma sta evolvendo verso la creazione di progetti di valore per l’intera filiera, coinvolgendo sia Organizzazioni di Produttori (OP) che aziende private. 

Un approccio, questo, che il Gruppo Alegra ha fatto suo, come ha spiegato durante l’incontro con la stampa a Fruit Logistica (Clicca qui per approfondire). La strategia aggregativa messa in atto sarà anche al centro di Connessioni, l’evento in programma la prima serata del Macfrut con cui il Gruppo – di cui fanno parte Alegra, Valfrutta Fresco e Brio – condividerà visioni e analisi con i propri partner nazionali ed esteri.

Insomma, c’è aggregazione e aggregazione. L’importante, per il Gruppo Alegra, è avere chiaro l’obiettivo: garantire stabilità ai produttori. Questo è fondamentale per costruire una realtà solida e strutturata, capace di sostenere la crescita del settore e rispondere alle sfide del mercato: in poche parole servire la distribuzione con una proposta commerciale coerente con i desiderata del consumatore, generando valore nel punto vendita e trasferendolo al produttore. 

Mauro Laghi, Direttore Generale di Alegra

Il successo, però, non si misura solo nella capacità di aggregare aziende agricole o cooperative  - un prerequisito, ormai, per chi vuole pensare in grande - ma si costruisce sui progetti strategici, quelli che, per ritornare al ragionamento di qualche riga fa, sanno valorizzare la produzione. Un esempio concreto è il progetto delle nettarine piatte Ondine, frutto della collaborazione tra la cooperativa Agrintesa (e la sua business unit Alegra), Mazzoni, Naturitalia e Greenyard. Ma anche di Dulcis, il primo kiwi premium a polpa verde tutto italiano, che vede collaborare Alegra, Apofruit Italia e Orogel Fresco.

Queste iniziative dimostrano come sia possibile creare sinergie strategiche tra realtà produttive diverse, valorizzando competenze e risorse per affrontare le sfide del mercato in modo strutturato e innovativo. "Nasciamo dall’aggregazione e crediamo che questa debba svilupparsi non solo in senso verticale, ma anche orizzontale, senza preconcetti. Ogni progetto deve generare risultati concreti, traducendosi in reddito per i produttori e in uno sviluppo equilibrato dell’intera filiera", questo il mantra dei vertici del Gruppo Alegra.

Da sinistra: Claudia Iannarella, responsabile marketing di Alegra, Cristian Moretti, Direttore di Agrintesa e Enrico Bucchi, direttore commerciale Italia di Alegra

All’interno di una cooperativa, la predisposizione a lavorare in rete è naturalmente più forte, e oggi il processo di aggregazione sta accelerando, spinto dalla necessità di rispondere alle sfide produttive con un approccio sempre più inclusivo e innovativo. A questo si aggiunge un elemento fondamentale: il ricambio generazionale su tutti i livelli, che rappresenta un motore di cambiamento.

"Stiamo imparando a dialogare con una rete di partner sempre più ampia, che richiede un atteggiamento diverso rispetto al passato e che sarà ancora più incisivo con l’ingresso di nuove competenze. Diversificare la produzione attraverso progetti di valore è ormai indispensabile: non tutte le aziende hanno la vocazione per determinati segmenti di mercato, ed è qui che entra in gioco la capacità di selezionare e valorizzare le produzioni più adatte, inserendole poi in un percorso di valorizzazione commerciale", sottolinea il Gruppo.

L’obiettivo è ambizioso: sviluppare progetti distintivi su diverse filiere, mantenendo una posizione di leadership nel settore. Si tratta di percorsi impegnativi che richiedono competenze elevate per essere gestiti al meglio, ma rappresentano una strada necessaria per la crescita. "C’è una visione condivisa e una forte convergenza tra le tre realtà commerciali del gruppo. Il vero valore sta nel mettere in sinergia competenze e risorse – concludono dal Gruppo Alegra - affrontando le sfide future con un approccio strutturato e lungimirante".