Dominio delle patate gialle adatte a “tutti gli usi”. L’analisi su 5 insegne della Gdo

Sono il 76% delle referenze; le grammature fino a 1,5 kg sono passate dal 31 al 65% in 10 anni

Dominio delle patate gialle adatte a “tutti gli usi”. L’analisi su 5 insegne della Gdo

Le patate rappresentano un pilastro della cucina italiana e guidano la classifica degli ortaggi più consumati nel Paese, grazie alla loro versatilità in cucina e alla vasta gamma di preparazioni a cui si prestano. La loro importanza è evidente anche nella distribuzione, con una presenza costante sugli scaffali dei supermercati e un’offerta omogenea tra diversi punti vendita e formati.
Negli anni, la grande distribuzione ha cercato di segmentare questa categoria, fornendo indicazioni sulle varietà più adatte ai diversi utilizzi e puntando su provenienza e certificazioni. Tuttavia, l’evoluzione delle grammature è stata parziale e l’assortimento si è progressivamente appiattito, privilegiando tipologie adatte a più usi, piuttosto che diversificare l’offerta.

A questo proposito vi ricordiamo la nostra Diretta dedicata alle patate sui canali social di IFN in programma il 20 Febbraio alle ore 12.00. Non perdete questa occasione di approfondimento e confronto seguendo la Diretta ai seguenti link:

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A questo proposito IFN vi propone oggi una fotografia delle tendenze nella gestione delle patate nei supermercati, basata su un’indagine, condotta a metà febbraio, in cinque punti vendita di altrettante insegne nella piazza di Modena.

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Dall’analisi dei dati raccolti emerge chiaramente come le diverse insegne abbiano strategie molto simili nella gestione della categoria delle patate. La variazione tra gli assortimenti più ampi (13 referenze) e quelli più essenziali (10 referenze) è minima, con il discount che si colloca addirittura a metà strada con 11 referenze.
Un altro elemento evidente è la netta predominanza delle patate a pasta gialla, che rappresentano il 76% di tutte le referenze rilevate. Le altre varietà — a buccia rossa, a pasta bianca (nel grafico “rosse” e “bianche”) e americane — hanno una presenza più limitata, con un massimo di due referenze per negozio, per tipologia.

Un aspetto interessante riguarda la progressiva perdita di indicazioni specifiche d’uso sulle confezioni, un elemento che fino a qualche anno fa era più marcato. La patata a pasta gialla, generalmente classificata con la lettera “B”, è considerata la più versatile, grazie al suo moderato contenuto di amido e alla consistenza semi-farinosa. Questa caratteristica la rende adatta alla maggior parte delle preparazioni, contribuendo alla sua diffusione predominante.
Tuttavia, le patate a pasta bianca e a buccia rossa (escludendo le americane, meno radicate nella tradizione italiana) presentano proprietà diverse che le rendono più adatte a specifici utilizzi. Ad esempio, per preparazioni come purè o gnocchi, è preferibile la patata bianca, che si sfalda più facilmente. Al contrario, per piatti come insalate con patate lesse o cotture al forno, dove è necessaria una maggiore resistenza alla cottura e un minor contenuto di amido, le patate rosse risultano più indicate.

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In linea con i dati di vendita, che indicano che l'80% delle patate acquistate nella Gdo è confezionata a peso imposto, la maggior parte delle referenze rilevate è proposta in rete (45 referenze) o in vassoio (5 referenze).
Le patate sfuse, invece, rappresentano una quota minoritaria degli assortimenti, fermandosi al 17% in media, con variazioni limitate tra le diverse insegne: il picco più alto si registra in Coop con il 23%, mentre Eurospar si attesta al 10%.

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In media, a ciascuna referenza di patate viene assegnato uno spazio di 0,38 mq, con variazioni tra le diverse insegne. Questo valore è simile a quello delle mele e circa il doppio rispetto a quello delle brassicacee.
La quota di spazio dedicata alle patate sfuse si attesta al 16%, un punto percentuale in meno rispetto alla loro incidenza sul numero di referenze, a conferma di un equilibrio nella loro esposizione. Questo dato è coerente con la natura della categoria, che genera un impulso d’acquisto inferiore rispetto ad altri prodotti. Le patate, infatti, rientrano tra i prodotti più acquistati in modo programmato e si prestano alla massificazione, grazie alla loro resistenza agli urti.

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Un aspetto cruciale per la categoria è quello delle grammature nel confezionato. Dalla rilevazione emerge una netta prevalenza delle confezioni da 1,5 kg o inferiori, che rappresentano il 53% del totale referenze e il 65% di quelle confezionate. Alcune insegne, come Coop ed Esselunga, spingono ancora di più su questi formati, arrivando a coprire il 70-80% del confezionato.

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Questo dato evidenzia un cambiamento significativo nella strategia commerciale rispetto a dieci anni fa. Secondo un’analisi del Monitor Ortofrutta di Agroter del 2016, infatti, le confezioni da 1,5 kg o meno rappresentavano solo il 31% del confezionato. Oggi, quella quota è più che raddoppiata.
L’inversione di tendenza è legata alla riduzione delle grammature più grandi, una scelta influenzata dal progressivo cambiamento nella composizione delle famiglie italiane. Con nuclei sempre più piccoli, gli acquisti di grandi quantità di prodotto risultano meno frequenti, anche per prodotti dalla lunga shelf life come le patate.

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Tuttavia, l’evoluzione dell’offerta per grammature sembra ancora perfettibile. Secondo una ricerca del Monitor Ortofrutta di Agroter condotta nel 2017 su un campione rappresentativo di responsabili d’acquisto, le grammature preferite per le quattro preparazioni più comuni delle patate (bollite, al forno, purè e fritte) risultavano per l’82% inferiori a 1,5 kg. In particolare, il 33% dei consumatori dichiarava di preferire confezioni da 1 kg, mentre quasi il 50% optava per formati da mezzo chilo o meno.
Se queste preferenze persistono anche oggi, si prospetta una ulteriore evoluzione degli assortimenti per quanto riguarda il peso delle confezioni.

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Nella prossima uscita, approfondiremo altre chiavi di segmentazione, come il brand, le provenienze e certificazioni di origine e le fasce prezzo, in modo da delineare un quadro completo derivante dalla rilevazione sulle cinque insegne.

Di questo e tanto altro parleremo alla Diretta IFN dedicata alle patate, che andrà in onda giovedì 20 Febbraio alle ore 12.00 sui canali social di IFN.
Saranno con noi i protagonisti della filiera, moderati da Roberto Della Casa, con un panel del mondo produttivo che si confronterà con la distribuzione per commentare la situazione e ipotizzare l’evoluzione futura. 
Ne discuteremo con:

Mirco Zanelli, Direttore Commerciale Apofruit - partner del Consorzio Selenella
Giulio Romagnoli, Amministratore Delegato Romagnoli F.lli spa
Albino Carli, Direttore Consorzio PPAS - Patata della Sila 
Sul fronte retail avremo:
Pier Luigi Lauriola, Responsabile ortofrutta Carrefour Italia
Gianluca Sapienza, Responsabile acquisti ortofrutta Ergon - Gruppo Despar

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(gc)

Ha collaborato Giampaolo Ferri

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