"Il consumatore europeo ama le fragole, ma attenzione alle emergenze produttive"

Ieri, a Scanzano Jonico ha preso il via la riunione annuale del Gruppo di contatto europeo

"Il consumatore europeo ama le fragole, ma attenzione alle emergenze produttive"

Ha preso il via ieri pomeriggio la riunione annuale del Gruppo di contatto europeo sulla fragola, che riunisce i rappresentanti delle associazioni di produttori, esportatori e funzionari delle amministrazioni di Francia, Italia, Spagna e Portogallo.
I partecipanti si sono ritrovati in Basilicata, una delle principali regioni fragolicole italiane, per fare il punto sulla campagna in corso, analizzando i risultati di quella precedente e affrontando le principali sfide che il settore deve affrontare.

Lo stabilimento Apofruit di Scanzano Jonico

La prima giornata di lavori si è svolta a Scanzano Jonico (Matera), presso lo stabilimento di Apofruit. Il direttore commerciale, Mirco Zanelli e Pietro Ciardiello coordinatore del gruppo di contatto per l'italia e presidente di Mediterraneo Group, che insieme ad Apofruit ospita la delegazione, hanno condiviso alcuni dei temi principali emersi durante il pomeriggio. “In primo luogo, sono stati condivisi i dati produttivi. Rispetto alla scorsa campagna, si registra un lieve aumento delle superfici coltivate in tutti gli areali del bacino mediterraneo europeo, pari a circa il 2%. Per quanto riguarda la campagna precedente, tutti i delegati hanno evidenziato una riduzione dei raccolti, che ha avuto un impatto positivo sulle quotazioni”, hanno evidenziato i due manager.
Dopo l’analisi dei dati, l’attenzione si è spostata sulle criticità del comparto, evidenziando come le problematiche siano comuni a tutti i Paesi produttori. “Come sempre, il confronto all’interno di questi gruppi di contatto è fondamentale per trasmettere all’Unione Europea un messaggio univoco che racchiuda le istanze dei principali Paesi produttori di fragole del Mediterraneo. Negli ultimi anni, queste nazioni si sono distinte per la salubrità e la qualità delle loro produzioni, aspetti sempre più apprezzati dai consumatori europei. Ne è prova l’aumento del valore medio del prodotto, che ha generato ricchezza per l’intera filiera e che dobbiamo continuare a tutelare”, hanno proseguito i due padroni di casa.
 

Mirco Zanelli Direttore commerciale Apofruit

Fra i partecipanti non poteva mancare Carmela Suriano, Presidente di Op Terre della Luce, che ha sottolineato l’importanza dell’incontro: “La riunione annuale del Gruppo di contatto europeo sulla fragola è un appuntamento fondamentale per il settore. Siamo onorati di ospitare in Basilicata, una regione con una lunga tradizione nel settore, i delegati provenienti da principali Paesi Europei produttori di fragole del Bacino del Mediterraneo”.
“Questa prima giornata ha permesso non solo di fare il punto sulla situazione produttiva dei quattro Paesi, ma anche di affrontare questioni critiche che minacciano il comparto, come il cambiamento climatico, la carenza di sostanze attive per il contrasto ai patogeni e la difficoltà nel reperire manodopera. È evidente che queste problematiche riguardano sia i produttori italiani sia i colleghi europei, rendendo necessaria una strategia condivisa per rispondere alle esigenze del settore. In questo contesto, il miglioramento genetico assume un ruolo cruciale nella ricerca di soluzioni efficaci per affrontare tali sfide”. 

Carmela Suriano, Presidente di Op Terre della Luce

Venendo alla produzione italiana, Francesco Nicodemo, in rappresentanza dell’Unione Italia Ortofrutta, ha descritto lo scenario della campagna a IFN: “In Italia, le prospettive per la produzione agricola sono particolarmente positive. Il settore si prepara a una stagione caratterizzata da una qualità elevata, grazie anche a condizioni climatiche favorevoli che hanno supportato il lavoro dei produttori. La stabilità dei volumi e la regolarità della produzione fanno ben sperare per il mercato interno e per le opportunità di esportazione”.

“Attualmente, la domanda supera l’offerta, un segnale di forte interesse per i prodotti italiani, che godono di un’ottima reputazione per la loro qualità. Tuttavia, l’Italia non è ancora un player dominante sul mercato delle esportazioni, in particolare rispetto a Paesi come la Spagna, che si confermano leader nella commercializzazione di alcuni prodotti ortofrutticoli. L’importanza del confronto con altri mercati internazionali emerge con forza, permettendo agli operatori del settore di comprendere le dinamiche globali e di valutare le strategie migliori per il futuro. La crescita della presenza italiana sui mercati esteri resta una sfida cruciale, che richiede investimenti e strategie mirate per consolidare la competitività”.

Francesco Nicodemo, dell'Unione Italia Ortofrutta

Questa mattina i lavori si concluderanno con le visite al Centro di ricerca e sperimentazione di Nova Siri Genetics e agli impianti di fragole delle aziende socie Apofruit e Nicofruit.

Nella foto d'apertura il tavolo dei relatori della prima giornata dei lavori 

Ha collaborato Angelo Angelica

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