“Kiwi greco? Buono come l'italiano, ma più economico”

Intervista a un esportatore ellenico: strategie e approcci vincenti

“Kiwi greco? Buono come l'italiano, ma più economico”

Negli ultimi anni il kiwi greco è stato autore di una progressione pressoché irresistibile, in particolare nella tipologia a polpa verde, tanto da giocarsela col nostro Paese, storicamente fra i principali produttori a livello mondiale. 
I timori dei nostri produttori sono cosa nota, ma quali sono le strategie di sviluppo del settore actinidicolo greco? Su quali mercati puntano? Per rispondere a questi interrogativi abbiamo contattato direttamente un produttore e commerciante di kiwi ellenico, Apostolis Tsinoglou, responsabile dell'azienda EUROPE EXPORT 2016 I.K.E. situata a Neo Mylotopo, all’interno del comune di Pella, a circa 70 km in direzione Nord-Ovest rispetto a Salonicco.
“La nostra azienda è specializzata nell’esportazione di frutta, con il kiwi che è la nostra punta di diamante, anche se - durante il periodo estivo - trattiamo anche ciliegie, pesche, nettarine, susine e albicocche. Tornando al kiwi, che rimane il nostro core business, quest’anno abbiamo commercializzato oltre 5.500 tonnellate, grazie alla collaborazione con oltre 100 produttori”.

Per quanto riguarda l’andamento della campagna l’operatore greco evidenzia come: “Rispetto all'anno scorso, la produzione di kiwi è calata del 20-25%, con un leggero peggioramento della qualità e prevediamo di terminare la nostra stagione entro la fine di febbraio. Posso affermare che fino ad ora è stato un anno complessivamente mediocre: i prezzi iniziali erano soddisfacenti, ma tra dicembre e gennaio sono rimasti stagnanti. Tuttavia, febbraio ha portato rialzi, garantendo così un livello complessivo accettabile, ma inferiore alle aspettative”.

In merito ai mercati di destinazione principale, Tsinoglou segnale che: “I nostri volumi di esportazione più significativi sono stati destinati a Brasile e Argentina, senza dimenticare le ottime performance in Ecuador, Messico e Stati Uniti. Senza dubbio nei prossimi anni punteremo ad ampliarci in Sud America, ma guardiamo con interesse anche all'ingresso in Sud Africa e Giappone, seguendo una strategia di crescita costante e mirata”. Ovviamente non poteva mancare una battuta rispetto al Vecchio Continente: “dove le vendite si sono riprese da inizio anno”.

Esportiamo anche in Italia – puntualizza l’esportatore ellenico – principalmente tramite quattro partner con cui collaboriamo da cinque anni in un rapporto di reciproco supporto. I kiwi greci non hanno nulla da invidiare sotto il profilo qualitativo a quelli italiani ma, essendo leggermente più economici, risultano competitivi sul mercato, facilitandone la vendita”.

In chiusura d’intervista il responsabile dell’azienda greca ci fornisce una panoramica per il prossimo futuro: “Negli ultimi anni, in grecia la coltivazione del kiwi verde è in costante crescita, mentre i tentativi di espansione nel kiwi giallo non hanno ancora raggiunto il successo sperato, a causa della mancanza di know-how specifico, ma contiamo di sviluppare le competenze necessarie entro poco tempo. A ogni modo, continueremo a lavorare con determinazione per consolidare la nostra posizione sui mercati esistenti e per cogliere nuove opportunità di crescita internazionale”.