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Week 37: vendite sottotono per l’uva
Quantità limitate e sovra esposizione le possibili cause
Nella settimana 37, le vendite dell'ortofrutta a peso imposto mostrano un trend positivo, sebbene il prezzo medio mix abbia smesso di crescere. I canali fisici registrano quasi tutti buone performance, a eccezione dell'ipermercato. Questo periodo è cruciale per la categoria uva, ma i trend iniziano a mostrare un peggioramento nelle ultime settimane. Le ragioni possono essere legate alla quantità di prodotto disponibile, ma un effetto negativo potrebbe derivare anche dalla sovra esposizione nei negozi.
La trentasettesima settimana segna la metà di settembre, e le vendite a valore dell'ortofrutta a peso imposto seguono un trend simile a quello del Largo Consumo Confezionato, ma con una variazione del prezzo medio mix molto differente: +4% per l'LCC e nessun particolare scostamento per l'ortofrutta a peso imposto.
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Analizzando i canali, si notano andamenti positivi per i punti vendita fisici, con trend simili per supermercati, libero servizio e discount, mentre l'ipermercato continua a faticare. I volumi della Gdo crescono comunque del 3%, con il discount che svetta con un incremento del +10% dall'inizio dell'anno.
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A settembre, l'uva riveste un ruolo importante nel reparto ortofrutta, rappresentando circa l'8-9% delle vendite nelle prime settimane del mese, considerando l'ortofrutta Ecr in ipermercati e supermercati italiani.
Tuttavia, si osserva un'inversione di tendenza se confrontiamo le vendite a volume nei due mesi estivi e all'inizio di settembre. A luglio, quando le vendite di uva hanno iniziato a salire, le quantità sono aumentate del 40%; ad agosto, il tasso di crescita è sceso al 20%.
In questi mesi, il ruolo delle senza semi confezionate è preponderante rispetto alle varietà classiche sfuse. Poi, i volumi prima riducono la crescita, poi calano drasticamente, registrando un +1% nella settimana 35, seguito da un -10% nella settimana 36 e un -21% nella settimana 37, il tutto con una crescita del prezzo medio mix limitata.
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Nell'analisi per area geografica, emerge che il Nord Ovest è la regione più in difficoltà per quanto riguarda le vendite a volume di uva, mostrando trend sempre più negativi rispetto alla media nazionale.
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Quali sono le motivazioni di questo cambiamento nelle vendite di uva? Alcuni approfondimenti che abbiamo fatto recentemente, indicano che le quantità disponibili siano inferiori rispetto all’anno scorso, soprattutto a causa di un anticipo produttivo che, in alcuni casi, è di quasi un mese. Questo solleva preoccupazioni tra i produttori riguardo alla possibilità di soddisfare la domanda nei prossimi mesi.
Tuttavia, osservando le esposizioni in vari negozi di diverse insegne, abbiamo notato un ampio spazio dedicato alla categoria. Inizialmente, ciò stimola gli acquisti di impulso e fa crescere le vendite. Tuttavia, se i volumi non soddisfano le aspettative, il prodotto sovraesposto perde attrattività, aumentano gli scarti e si genera una spirale negativa nelle vendite.
Questa osservazione è basata su una sensazione derivante dalle analisi qualitative fatte a negozio, ma la correlazione tra vendite attese e vendite effettive è cruciale, soprattutto per prodotti in cui la freschezza è il principale driver di acquisto.
Quick Service è il servizio “espresso” del Monitor Ortofrutta di Agroter sull’analisi settimanale delle vendite di ortofrutta, per dare agli operatori il polso di un mercato di difficile interpretazione con gli strumenti classici.
Il servizio prevede:
• Trend delle vendite settimanali del Largo Consumo Confezionato (LCC) e i suoi reparti, per tutti i canali della Gdo
• Trend delle vendite settimanali e mensili del reparto ortofrutta (compreso il peso variabile)
• Overview mercati ortofrutticoli
Per maggiori informazioni sul servizio Alfonso Bendi – Research & Consulting Director Agroter alfonso@agroter.net