Il meglio di IFN
Si prospetta una settimana di allerta gelate
Foschi (UnaPera): «Abbiamo attivato una Task Force per fare fronte al peggio»
Con l’abbassamento delle temperature in atto su tutta la Penisola, per i frutticoltori ritorna lo spauracchio delle gelate tardive. D’altro canto, le piante sono a uno stadio fenologico piuttosto avanzato (diradamento per le drupacee e allegagione per le pomacee), dove basta veramente poco per provocare danni ingenti su qualsiasi coltura frutticola.
In una situazione di incertezza come questa è fondamentale disporre di informazioni precise in tempo utile per azionare tutti i sistemi di difesa attualmente disponibili, dall’irrigazione antibrina ai ventoloni. È più facile a dirsi che a farsi, ed è proprio partendo da questo presupposto che, all’interno di UnaPera, si è deciso di costituire una sorta di task force, come spiega a IFN Stefano Foschi, responsabile e coordinatore ricerca, sviluppo e sperimentazione di UnaPera: “Fin dalla costituzione del consorzio, fra gli obiettivi prioritari del comitato tecnico è stato posto il limitare, per quanto possibile, gli effetti delle gelate tardive che, come sappiamo, hanno falcidiato la produzione pericola nella scorsa annata. Quindi, seguendo un modus operandi oramai consolidato, che si basa sullo scambio continuo di informazioni da parte di tutta la rete tecnica appartenente ai soci di Unapera, abbiamo sviluppato un protocollo che si basa su diversi punti”.
“In prima battuta, durante questo inverno abbiamo svolto dei seminari divulgativi all’interno delle aziende socie di Unapera, per illustrare lo stato dell’arte rispetto ai sistemi di protezione dalle gelate, con un particolare focus sul loro corretto utilizzo. Infatti, ci siamo accorti come alcuni dettagli, a volta sottovalutati, possano fare la differenza. Per esempio, il corretto timing di attivazione della ventola piuttosto che dell’irrigazione antibrina è cruciale. Allo stesso modo, il posizionamento dei sensori deve seguire un criterio ben preciso, altrimenti si corre il rischio di prendere decisioni sbagliate”.
“Lo step successivo – aggiunge Foschi – è stato quello di riuscire a comunicare ai nostri produttori informazioni precise in tempi rapidi, in modo da potersi attivare per tempo nel contrastare la gelata. È stata una sfida non facile, ma ad oggi abbiamo trovato la quadra. Innanzitutto, abbiamo attivato una collaborazione con un esperto dell’agrometeorologia, che ha calibrato modelli predittivi per la nostra realtà, e che ci fornisce informazioni precise, con rapidità. Con queste informazioni, inviamo bollettini di allerta a tutta la rete tecnica di Unapera e, in contemporanea, abbiamo attivato un canale Telegram “ALLARME GELATE”, dedicato a tutti i soci produttori in modo da velocizzare ulteriormente le informazioni, oltre a rispondere a tutti i dubbi del caso”.
“Questo è il primo anno dove adottiamo questo protocollo di difesa dalle gelate tardive, e notiamo un feedback estremamente positivo da parte dei nostri produttori perché si sentono decisamente più preparati in caso di evenienza”.
Ovviamente, una domanda sul rischio gelate di questa settimana è d’obbligo: “prevediamo di mantenere lo stato di allerta gelo fino al 25-26 di aprile. Chiaramente la situazione è in continuo divenire, vista l’elevata instabilità del periodo, che potrebbe far sì che la colonnina non scenda sotto quelle soglie ritenute critiche in questa fase della stagione (nuvolosità, precipitazioni e vento in questo senso aiutano). Ovviamente il condizionale è d’obbligo perché sappiamo come la situazione possa evolversi rapidamente”.