Il meglio di IFN
Nuovo sprint per le angurie tradizionali
Matteo Testa (San Lidano): «Nel futuro ci sarà ancora spazio per le angurie di grossa taglia»
“Stiamo riscontrando un rallentamento della crescita delle nuove tipologie di angurie a taglia ridotta, e questo ci induce a pensare che probabilmente ci stiamo avvicinando al punto di equilibrio con quella tradizionali di grossa taglia, e questo anche grazie alla crescita del prodotto porzionato, su cui viene utilizzato per lo più l’anguria classica”, così ha dichiarato Matteo Testa, Direttore Commerciale San Lidano, durante la diretta IFN che si è tenuta, pochi giorni fa, sui nostri canali social.
Quindi è ancora troppo presto per recitare il de profundis alle grosse pezzature, che rappresentano ancora la quota predominante del mercato: “Nella narrazione degli ultimi anni sembra che le tipologie tradizionali siano destinate a scomparire da un giorno all’altro, ma non è così, tant’è che non abbiamo problemi a collocare la nostra produzione nei diversi canali. Certamente c’è stata una crescita tumultuosa delle taglie ridotte, ma adesso notiamo una fase di stabilizzazione del mercato per quanto riguarda il frutto intero tradizionale”.
“Invece si nota una progressione più decisa del prodotto di I° gamma evoluta, quello porzionato a fette per intenderci, dove l’anguria classica recita un ruolo da protagonista. Attualmente, penso che la porzionatura in negozio prevalga sul prodotto inviato dal produttore, ma va da sé che l’aumento delle vendite stimolerà un perfezionamento della tecnologia, quindi prevedo ampi margini di miglioramento, anche dal punto di vista genetico, dove si paleseranno varietà più resistenti al taglio e con migliore shel life”.
Per quanto riguarda invece, il prodotto di IV gamma, il manager lombardo si dimostra più prudente: “In passato abbiamo avuto alcune esperienze in merito e i riscontri non sono stati dei migliori, ma va anche ribadito come il mercato evolva piuttosto rapidamente, quindi potrebbero esserci degli sviluppi e, in tal caso, come San Lidano saremo pronti a coglierli perché l’expertise che abbiamo sul prodotto di IV° gamma in senso assoluto, è rilevante”.
“Comunque – ha concluso Testa – credo fermamente che l’anguria tradizionale saprà ancora ritagliarsi una quota significativa del mercato anche in futuro, perché è ancora il simbolo delle convivialità, dei pranzi e delle cene estive, dove chi porta l’anguria buona è sicuramente cool e, come San Lidano, proseguiremo a valorizzare questo prodotto tradizionale”.
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