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Limoni: prezzi stellari per il prodotto d’importazione
Quest’anno volumi limitatati dall’oltremare, a partire dall’Argentina; meglio il Sudafrica
Da inizio settembre, i prezzi dei limoni – provenienti in larga parte da oltreoceano – sono schizzati alle stelle: il calibro 3-4, proveniente dal Sudafrica, è venduto all’ingrosso in una forbice fra 2,20-2,40 euro al chilo. Un trend che abbiamo verificato direttamente sul campo, anzi, sul mercato, con una rilevazione al CAAB di Bologna. I grossisti interpellati hanno evidenziato come i prezzi sono progressivamente cresciuti già da metà agosto a causa, soprattutto, di una carenza del prodotto argentino, praticamente assente quest’anno. I dati di importazione fino a giugno, analizzati dal Monitor Ortofrutta di Agroter, confermano questa tesi, poiché si registra un calo dell’import di limone a volume dal paese sudamericano di 59 punti percentuali, che non è stato compensato dal Sudafrica, il nostro principale fornitore nel periodo in contro stagione, anch’esso in calo dell’8%.
Chiaramente analisi più approfondite si potranno fare nel momento in cui saranno disponibili i dati d’importazione relativi a tutto il periodo estivo, però è evidente che il perdurare della carenza di prodotto ha generato un innalzamento dei listini su valori del tutto impensabili fino a pochi mesi fa, quando il surplus della produzione europea (spagnola in particolare) aveva provocato un tracollo delle quotazioni (Clicca qui per approfondire) .
Dopo il picco dei prezzi è previsto un assestamento in concomitanza dell’ingresso del prodotto spagnolo, che proprio in queste ultime sedute di mercato sta facendo capolino negli stand dei grossisti. Per ora il posizionamento del limone iberico è grossomodo simile a quello proveniente da oltremare, ma è destinato a scendere, anche in virtù dell’arrivo di altre provenienze, come ad esempio la Turchia. Gli operatori non si aspettano un tracollo come lo scorso anno, perché dalle prime stime la produzione spagnola dovrebbe essere inferiore rispetto alla passata stagione (Clicca qui per approfondire) e dovrebbe essere lo stesso anche per i Paesi del Bacino del Mediterraneo, anche se mancano dati ufficiali in tal senso.
Infine, per quanto riguarda la produzione limonicola italiana, siamo ancora in piena campagna con il prodotto campano, fra Sorrento e Amalfi, e l’Interdonato siciliano, ma si attende a breve l’inizio del Femminello Primofiore siciliano che dominerà la scena nei prossimi mesi.