Kiwi o medicinale?

I rischi ad arrivare troppo presto sul mercato

Kiwi o medicinale?

 La campagna del kiwi italiano sta lentamente entrando nel vivo e nelle ultime rilevazioni che abbiamo effettuato sia nei mercati all’ingrosso sia in Gdo, si nota un quadro a dir poco confusionario. In questo momento, oltre alla coda del prodotto d’oltremare, si aggiungono le varietà precoci a polpa verde sia italiane che greche. Per non farci mancare nulla abbiamo già trovato nei mercati all’ingrosso delle partite di Hayward italiano di grossa pezzatura, oltre 135 grammi, venduto a 2,70-3 euro al chilogrammo. Il commento fin troppo onesto del venditore dice tutto: “Ricorda un medicinale”.  

Del resto, i giudizi per le altre varietà italiane, e soprattutto greche, sono impietosi. In diversi, a causa della durezza, paragonano i frutti a vere e proprie armi bianche. 
D’altronde, quello di spedire prodotto di scarsa qualità ad inizio campagna, pur di anticipare la concorrenza, è un vizio comune all’intero settore ortofrutticolo che si accentua se si prevedono prezzi alti a causa di una offerta limitata, proprio come dovrebbe essere quest’anno per il kiwi.

A detta di chi sta comprando in campagna, le richieste dei produttori italiani per i kiwi a polpa verde sono eccessive (alcuni azzardano oltre 1,50 euro al chilogrammo), soprattutto se paragonate con quelle greche (con 0,85-1 euro al chilogrammo si acquista prodotto di buona qualità). 
Il rischio, per l’appunto, è di aprire le porte al concorrente ellenico che ha a disposizione una produzione tutto sommato nella norma e che non potrà contare sul mercato indiano, in quanto l’Iran ha risolto il contenzioso col gigante asiatico. 

Intanto, nel mercato italiano già da qualche settimana è facile trovare kiwi verde greco sia nei mercati all’ingrosso sia in qualche catena distributiva, soprattutto se discount (trovato in un punto vendita a 2,99 euro al chilogrammo).
Quindi sarà importante tenere sotto stretto controllo i decumuli per evitare di trovarsi in primavera con quantitativi difficili da gestire e con il rischio di dover buttare del prodotto.

Per quanto riguarda, invece, il kiwi giallo, la competizione con la Grecia è praticamente inesistente (per ora), quindi non ci dovrebbero essere particolari criticità. In questo caso sarà fondamentale mantenere un livello qualitativo adeguato, visto e considerato i prezzi al consumo.