Il meglio di IFN
Giugno in Gdo: banane, mele e fragole fanno da “salvagente”
+13%, +20%, +40% a volume in un reparto con tutti meno
A giugno crollano i volumi nel reparto ortofrutta della Gdo e la perdita è attribuibile principalmente alla frutta estiva. Infatti, se non ci fosse stata l’ottima performance di banane, mele e fragole, i consumi di frutta sarebbero stati ancora più disastrosi. Nelle verdure e nella IV-V Gamma tanti saliscendi, ma l’andamento dei consumi non è così preoccupante. Critica è invece l’inflazione al 10%, che schizza al 13,2% nelle verdure, così come preoccupante è anche la performance al Centro Italia, in cui si registra un crollo dei consumi dell'11,4%.
Il mese di giugno è stato il peggiore, a livello di consumi, da inizio anno. Il reparto perde 7,4 punti nelle vendite a volume, ma verdura e IV-V Gamma sono vicine al pareggio rispetto al 2022 (rispettivamente +0,7% e -0,6%), quindi è facile dedurre come la frutta sia la macrocategoria responsabile di questa debacle. Difatti, le vendite a quantità segnano un pesante -12,8% e la frutta primaverile/estiva risulta l’insieme di prodotti che più di tutti ha inciso sulla perdita dei consumi.
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Infatti, analizzando il ranking dei dieci prodotti più venduti nel mese negli ultimi anni, spiccano nelle prime posizioni pesche e nettarine (-11,6%), meloni (-26,1%), angurie (-27,9%) al quarto posto e albicocche (-45,5%) al sesto. Addirittura, le ciliegie fanno segnare un -74,1% rispetto all’anno scorso. Come si può vedere, i trend sono tutti negativi e a doppia cifra, ma sarebbe andata ancora peggio se non ci fossero stati alcuni prodotti “salvagente” come banane (+13,2%) al terzo posto, mele (+20,5%) al quarto posto e fragole (+43,8%). In un periodo di forte inflazione i clienti della Gdo si rifugiano su prodotti più sicuri, con meno sbalzi, ma che possono comunque contribuire all’assunzione giornaliera di frutta.
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Nelle verdure troviamo picchi e crateri, con i pomodori che perdono 10,6 punti a volume, compensati – però – dalle zucchine (+8%). E così via per altre famiglie, con il risultato di un consumo un po' più alto rispetto al 2022 (+0,7%).
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Situazione simile nella IV-V Gamma, in cui le insalate in busta soffrono (mono -2,7% e mix -0,7%), ma con cruditè, verdure da cuocere e verdure cotte in crescita. Crolla, invece, il prodotto servizio estivo per eccellenza, la frutta pronta (-12,2%).
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Come accennato, si regista un forte effetto inflattivo misurabile in 10 punti per il totale reparto, che arriva a 13,2 nelle verdure e si ridimensiona a 8,3 e 1,9, rispettivamente, per frutta e IV-V Gamma.
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Chiudiamo con uno sguardo allo Stivale: Nord Ovest (-7,2%) e Nord Est (-5,8%) perdono volumi in linea con la media della Penisola, mentre il Centro (-11,4%) mostra la performance peggiore tra le quattro aree geografiche, compensata – però - da un Sud che fletto solo del 2,8%.
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Il “Monitor Ortofrutta” di Agroter rappresenta l’unica analisi di lungo periodo a disposizione degli operatori della filiera per tracciare l’evoluzione del comportamento di acquisto e di consumo di frutta e verdura da parte delle famiglie italiane, prima, e internazionali, negli ultimi tempi. Nato nel 2006 con un campione di 600 responsabili d’acquisto, oggi è arrivato ai tremila panelisti per le analisi più strutturate, grazie alla possibilità di affiancare alla tecnica d’analisi CATI (Computer aided telephone interview) quella CAWI (Computer aided web interview), sviluppata attraverso la collaborazione con il panel provider Toluna. Nel 2022 abbiamo superato 1.250.000 risposte archiviate, integrate dai dati quantitativi di acquisto quadrisettimanali delle famiglie italiane per l’ortofrutta, elaborati grazie alla partnership con Ismea e completate da rilevazioni puntuali sui punti di vendita.
Per maggiori informazioni contattare Alfonso Bendi - Research & Consulting Director Agroter alfonso@agroter.net