Eima: la fiera entusiasma (anche Spalletti) nonostante le difficoltà del settore

Robotica, digitalizzazione e full electric al centro della kermesse bolognese

Eima: la fiera entusiasma (anche Spalletti) nonostante le difficoltà del settore

Il settore delle macchine agricole sta vivendo un momento di difficoltà – il 2024, infatti, chiuderà in flessione del 19,5% rispetto al 2023 secondo le previsioni di FederUnacoma l’associazione dei costruttor – ma questo non ha minimante inciso sul successo della 46ma edizione di Eima International, che si è svolta presso la Fiera di Bologna dal 6 al 10 ottobre.

Venerdì scorso siamo stati in visita alla Fiera e fin da subito abbiamo percepito un grande entusiasmo, evidente, non solo per i padiglioni gremiti di visitatori, ma anche per il livello degli eventi e attrazioni messi in campo dalla Fiera e dagli espositori.
Un esempio su tutti riguarda la visita ad Eima del Ct della Nazionale Maschile di Calcio, Luciano Spalletti, nella veste di testimonial del marchio Landini (gruppo Argo Tractors), che è stato accolto da un bagno di folla che ha subito intonato cori da stadio.

Luciano Spalletti, allenatore della nazionale di calcio italiana

Al di là degli ospiti illustri, i numeri di Eima 2024 sono di tutto riguardo: oltre 1.750 le industrie partecipanti, delle quali 700 estere, a copertura di ogni segmento di mercato. Proprio il carattere internazionale della manifestazione è uno degli aspetti ritenuti più importanti dagli espositori, e non potrebbe essere diversamente per un comparto in cui l’export vale il 70% del fatturato complessivo.

Arcangelo Giammusso, presidente di Gener Wind Machines

“Fin da mercoledì abbiamo notato la presenza di operatori qualificati provenienti da ogni parte del Mondo, a partire dal Sud America e dall’Asia, senza dimenticare il vecchio Continente – ha spiegato Giancarlo Giammusso, Presidente di Gener Wind Machines, azienda specializzata nella realizzazione di ventilatori tecnologicamente avanzati per evitare i danni da gelate. Ovviamente, non sono mancati i nostri connazionali che per ovvi motivi rappresentano la quota di visitatori più importanti e che, sono particolarmente interessati a tutto ciò che può proteggere le colture come i nostri ventilatori”.

Girando fra i padiglioni è evidente come in questa edizione dell’Eima sia stato dato grande spazio, alle tecnologie digitali e robotiche, e quindi alle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale e ai Big Data che permettono oggi di connettere l’attività delle aziende agricole ai sistemi di previsione meteorologica, di mappatura e di controllo dei territori, di monitoraggio dei prodotti anche ai fini sanitari, di gestione delle filiere agroindustriali, di distribuzione sui mercati, oltre che di controllo dei parametri operativi delle macchine ai fini dell’assistenza tecnica e della sicurezza sul lavoro. 

Sembra essere sempre più vicino il momento in cui le trattrici potranno operare nei campi senza essere guidati dall’uomo su larga scala, come dimostrano le diverse novità presentate in fiera dalle principali aziende del comparto che sfruttano il potenziale dato dall’intelligenza artificiale.

Parimenti, rispetto all’ultima edizione di due anni fa si è notato un ulteriore passo in avanti per l’elettrificazione del comparto, guidata da diversi modelli di trattrici full electric.

Quindi, sono evidenti i passi avanti che il settore della meccanica agricola sta compiendo, ma non è tutto oro ciò che luccica. Alcuni espositori ci hanno confessato come ci vorrà diverso tempo prima che gli agricoltori siano in grado di utilizzare con efficacia tutte le novità tecnologiche e digitali che il settore sta producendo.

Al di là della questione economica, infatti, si nota l’assenza di una formazione professionale su una larga fetta di coloro che dovrebbero usufruire di queste innovazioni e questo rappresenta uno scoglio di non poco conto per il futuro non solo del comparto delle tecnologie ma dell’intera agricoltura italiana.