Profondo rosso

Impazza in tutta Europa la rosso-mania

Profondo rosso

Non è la riedizione del celebre horror di Dario Argento e non c’entrano nemmeno i Goblin, che ne scrissero la colonna sonora, ma è la riscoperta delle arance rosse da parte dei consumatori europei.

Saranno le proprietà antiossidanti degli antociani, sarà il retrogusto più pulito e meno dolciastro rispetto alle arance bionde, saranno le nuove varietà che si sono affacciate sul mercato, fatto sta che anche il prestigioso Innovation Award di Fruit Logistica 2025 è andato a una varietà di arancia rossa: la Onix, che - oltre alla polpa - mostra anche una buccia più rossa delle varietà tradizionali, come il Sanguinello a cui si ispira. Se, poi, anche un gigante come la spagnola Anecoop lancia – sempre nella medesima fiera – il suo brand a polpa rossa, Red Bouquet, come si dice, due indizi fanno una prova, e conferma la sensazione di un rinato interesse nel Vecchio Continente per i prodotti tipici della nostra Sicilia.

Red (rossa) o blood (sanguinea) che sia, questa tipologia aveva perso un po’ di appeal negli ultimi decenni per via dell’incostanza qualitativa, del colore rosso della polpa che rosso non sempre era e, non ultimo in ordine d’importanza, della persistenza delle macchie, una volta che i tessuti venivano a contatto con il succo.

Ora, però, il recupero della tradizione, magari aggiornata con l’uso di cloni risanati o lo sviluppo di nuove varietà che usano buon “sangue”, per rimanere in tema, pare che stia riprendendo piede, seppur in un mercato sempre più globalizzato. Se questo è il ‘sentiment’, come si dice oggi, la nostra Sicilia ha grandi opportunità da giocare; non solo perché l’unità di misura ‘ufficiale’ della produzione di arance non è la tonnellata per ettaro ma ancora i ‘vagoni’ per ettaro (quelli ferroviari da 10 tonnellate degli anni ’50 e ’60) ma – e soprattutto – perché una montagna alta 3.000 metri nel centro del Mediterraneo che intercetta il Maestrale, attivando gli antociani, e creando un microclima unico, nessun altro la può mettere sul piatto della comunicazione. Ovviamente a patto che la polpa delle arance sia poi davvero rossa!

Su queste unicità e sulla distintività delle loro caratterisitiche si può e si deve basare il rilancio della nostra ortofrutticoltura. Have a break!, cambiare prospettiva di approccio è però la nuova parola d'ordine. Come, lo vedremo a Think Fresh 2025, il 5 maggio a Rimini, non mancate.

 

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