Il mercato internazionale dei limoni è sotto pressione

Le produzioni caleranno del 6% nella stagione 2024/25

Il mercato internazionale dei limoni è sotto pressione

Secondo l'ultimo rapporto pubblicato a gennaio dall'USDA (clicca qui per approfondire), la produzione globale di limoni per la stagione 2024/25 subirà un calo del 6%, attestandosi a 10,2 milioni di tonnellate. All’appello, mancheranno infatti circa 651 mila tonnellate di prodotto, a causa delle condizioni climatiche sfavorevoli che hanno colpito i principali Paesi produttori. Diversamente, il Sudafrica, grazie a un aumento delle produzioni, raggiungerà esportazioni da record. Ma vediamo nel dettaglio l'andamento previsto nei principali Paesi per la stagione 2024/25.

Argentina
In Argentina, la produzione di limoni registrerà una flessione del 5%, scendendo a 1,4 milioni di tonnellate. Le avverse condizioni climatiche durante la fase di fioritura hanno avuto un impatto negativo sulla qualità dei frutti, riducendone il potenziale per l'export verso gli Stati Uniti e l'Unione Europea. Negli ultimi quattro anni, il Paese - quarto produttore ed esportatore mondiale di limoni - ha visto diminuire progressivamente le proprie esportazioni di limoni. Inoltre, la superficie coltivata sarà ridotta a 41 mila ettari rispetto ai 45 mila dell'anno precedente, con molti produttori che stanno diversificando le coltivazioni per l’aumento dei costi di produzione.

Unione Europea
Anche la produzione di limoni nell'Unione Europea subirà una flessione, con un calo del 14% che porterà il totale a 1,5 milioni di tonnellate. La causa principale è da ricercare nei minori raccolti in Spagna, dovuti alle gelate dello scorso gennaio nelle zone di Alicante e Murcia, che hanno provocato una perdita di circa 150 mila tonnellate. Di conseguenza, l'export europeo di limoni diminuirà, mentre le importazioni aumenteranno per colmare il deficit produttivo.

Turchia
Anche la Turchia dovrà fare i conti con un netto calo della produzione, che scenderà di oltre il 30%, attestandosi a 1,6 milioni di tonnellate. Le condizioni climatiche sfavorevoli durante la fioritura hanno compromesso il raccolto, riducendo di conseguenza anche il potenziale di esportazione del Paese.
 

Sudafrica
A differenza di molti altri produttori, il Sudafrica vedrà un incremento della produzione del 7%, raggiungendo le 780 mila tonnellate. Questo risultato positivo è dovuto alle condizioni climatiche favorevoli che consentiranno al Paese di registrare esportazioni da record. L'Unione Europea si confermerà come il principale mercato di destinazione, assorbendo oltre un terzo delle spedizioni sudafricane.

Messico
Il Messico, invece, beneficerà di un aumento della produzione dell'8%, raggiungendo un totale di 3,5 milioni di tonnellate. Le condizioni climatiche favorevoli contribuiranno alla crescita dell'offerta, che si rifletterà positivamente anche sulle esportazioni. Gli Stati Uniti resteranno la principale destinazione, assorbendo oltre il 90% delle spedizioni messicane.

Stati Uniti
Negli Stati Uniti la produzione di limoni tornerà a crescere dell'8%, raggiungendo 1 milione di tonnellate. Questo aumento sarà favorito dai migliori raccolti in California e dalle condizioni climatiche più favorevoli, che aumenteranno i quantitativi destinati all'export. Tuttavia, le importazioni continueranno a salire per bilanciare la domanda interna. (gc)

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