Il meglio di IFN
Limoni in caduta libera, boom per arance e clementine
I discount saranno l'ago della bilancia per la categoria
Gennaio è tempo di agrumi e la categoria del mese di IFN non poteva che prendere in considerazione i frutti del momento. La disamina che vi proponiamo, sviluppata grazie alle analisi del Monitor Ortofrutta di Agroter, si concentrerà sull’andamento delle vendite nei diversi canali in Italia, in modo da comprendere i trend più salienti in atto al consumo. Le sorprese non mancano. Per esempio, il limone, dopo il boom durante il Covid, mostra attualmente una grande sofferenza; diversamente, per clementine e arance, nel 2023 è stato battuto ogni record in merito ai prezzi al consumo. Dopo queste prime evidenze passiamo ai dati nel dettaglio.
I dati di ipermercati e supermercati ci permettono di prendere in considerazione un periodo piuttosto ampio, che va dal 2014 al 2023. Nel grafico relativo ai volumi è interessante notare la caduta libera del limone dall’annata 2020 ad oggi, in quanto perde ben 20 punti percentuali (passando da 122 nel 2020, rispetto al 2014 pari a 100, a 102 nel 2023), quando fino a quell’anno aveva mostrato un saliscendi.
Tuttavia, per le arance è andata anche peggio rispetto ai limoni perché, non solo perde gli stessi punti a volume rispetto al 2020 (passando da 109 nel 2020, rispetto al 2014 pari a 100, a 90 nel 2023), ma mostra un livello complessivo di consumi inferiore di 10 punti rispetto al 2014.
La situazione delle arance è relativamente peggiorativa, perché l’analisi relativa ai prezzi capovolge le conclusioni. Infatti, nelle ultime due annate, i prezzi medi delle arance sono letteralmente esplosi, in particolar modo lo scorso anno, che ha segnato un +51% rispetto al 2014. I prezzi medi dei limoni, invece, sono pressoché stabili dal 2020, ma ciò non è bastato a limitare il calo delle vendite. Sarebbe azzardato giungere a conclusioni, ma se il 2024 mostrerà lo stesso trend dell’ultimo biennio, c’è da preoccuparsi seriamente, perché sembra che sia in atto una disaffezione da parte del consumatore nei confronti del limone, senza nessuna particolare ragione legata a qualità o altri motivi che possano così tanto inficiare le vendite.
Per quanto riguarda clementine e mandarini, si nota una crescita piuttosto lineare dei prezzi a fronte di volumi che sono praticamente invariati dal 2019 al 2023 (ad eccezione del 2022, dove c’è stata una risalita). Questo trend riflette ciò che in atto a livello produttivo, ovvero, l’allungamento della campagna soprattutto verso il periodo tardivo, grazie a varietà pregevoli in termini di sapore e vendute a caro prezzo. Non a caso le quotazioni sono cresciute sensibilmente anno dopo anno.
Attraverso le elaborazioni sui dati dell’Osservatorio Ismea-Nielsen è possibile osservare l’andamento degli altri canali per gli acquisti domestici dal 2019 al 2022. Nel caso dei limoni nemmeno i discount sono “immuni” alla crisi dei volumi post-Covid, e la situazione peggiora ulteriormente se si guarda il canale tradizionale che è letteralmente crollato nell’arco di 3 anni, perdendo oltre 30 punti.
Il discount, viceversa, si dimostra un ottimo canale per le arance, come evidenziano i trend costantemente sopra la media nazionale fra 5 e 10 punti. Analisi simile, anche se di tono inferiore, per clementine e mandarini. Si conferma, invece, la difficoltà del dettaglio tradizionale a reggere il passo nella categoria delle clementine e, soprattutto, in quella delle arance.
Tirando le somme, è evidente come per i limoni si debba investigare attentamente il vissuto del consumatore per comprendere i motivi di questo momento di difficoltà, in modo da poter studiare correttivi appropriati. Nelle clementine il miglioramento varietale sta dando i risultati sperati a valore, mentre a volume sembra complicato guadagnare spazio ulteriore. Discorso simile per le arance, che però, possono fare affidamento sulle performance dei Discount. Basterà?
Hanno collaborato: Alfonso Bendi e Alberto Biffi