Gdo e intelligenza artificiale: una partnership di successo

La gestione dei freschi ora e in prospettiva a Speciale Frutta & Verdura 2024

Gdo e intelligenza artificiale: una partnership di successo

La Grande distribuzione organizzata si trova a un punto di svolta: se finora la gestione dei prodotti freschi e delle relative promozioni - in primis dell’ortofrutta - si basava principalmente sull’esperienza dell’operatore, oggi, con l’avvento delle nuove tecnologie è possibile sfruttare le abilità di un nuovo stratega: l’intelligenza artificiale (IA). In un contesto in cui i dati rappresentano una risorsa preziosissima per reperire informazioni, tanto da essere definiti il nuovo petrolio, non è più l'uomo a determinare l'impatto degli eventi in base alla propria esperienza, ma bensì l’intelligenza artificiale a farlo. In che modo avviene questo processo? 

Nelle nuove modellizzazioni concepite per la Gdo, le piattaforme basate sull’intelligenza artificiale partono dall'analisi dei dati di sell in e di quelli di sell out, ricavati dagli scontrini, per interpretare milioni di informazioni sulle preferenze dei consumatori, rilevando al tempo stesso una serie di variabili esterne al processo, come festività, eventi atmosferici e ricorrenze di natura nazionale e locale che influenzano, ogni giorno in modo diverso, le vendite dei singoli prodotti. L’obiettivo è mettere nelle mani degli operatori modelli predittivi accurati, in grado di delineare con maggior precisione le fluttuazioni della domanda e tarare di conseguenza l’offerta in modo più efficiente. 
Prendendo a prestito un caso di studio nel retail italiano, si è osservato che le vendite del tè al limone aumentano del 61% durante le promozioni, ma scendono del 44% quando viene introdotto un tè di una nuova marca, con il conseguente effetto cannibalizzante. E se tutto questo avviene durante il periodo estivo, le vendite incrementano del 76%, ma diminuiscono del 30% in caso di maltempo. E se pensiamo all’anguria? Potremmo definirla il frutto meteoropatico per eccellenza del periodo estivo: se fa caldo i consumi schizzano, mentre calano non appena la colonnina di mercurio scende di qualche grado. E qui i sistemi esperti basati sulla modellizzazione e l’intelligenza artificiale rivestono un ruolo fondamentale nel ricamare modelli di demand forecasting in grado di cogliere questi cambiamenti con evidenza scientifica e capire come garantire la giusta offerta al cliente. 
Questo consente di rispondere alle domande cruciali che attanagliano gli operatori del settore: quanto ordinare? A quale prezzo vendere? Quali prodotti esporre? Ma se i retailer possono avvalersi di strumenti in grado di leggere prima il mercato, i clienti, al momento di fare la spesa, possono, di conseguenza, godere di un’esperienza d’acquisto con minori buchi a scaffale, una maggiore freschezza dei prodotti e una più ampia varietà degli articoli esposti.

A questo proposito, però, con l’avvento della Generative AI e di ChatGPT, si è verificato un classico Hype Cycle che ha portato a offuscare le applicazioni esistenti, già però capaci di generare valore nel nostro settore. Sul tema, nel corso della presentazione di Speciale Frutta & Verdura, in programma al Centro Congressi di Grand Tour Italia a Bologna il prossimo 27 novembre (clicca qui per maggiori informazioni su come partecipare all'evento) condurremo, con l’aiuto di esperti del settore, un’analisi comparativa per mettere a fuoco le metodologie attualmente più idonee sul fronte predittivo lungo la nostra supply chain esplorando anche l’orizzonte di medio periodo. (gc)

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