Week 23: ancora deflazione per l’ortofrutta Lcc (-5%)

Le alte temperature primaverili hanno aiutato le vendite di angurie

Week 23: ancora deflazione per l’ortofrutta Lcc (-5%)

Nella settimana 23 l’ortofrutta a peso imposto aumenta i volumi venduti, ma la deflazione porta le vendite a valore in negativo. Nell’Lcc, invece, le vendite tengono. Tra i canali, è ancora il discount che performa meglio di tutti e, come variazione dei prezzi, è quello che registra la minore deflazione.
La fine della primavera, e in particolare giugno, comincia ad essere un periodo interessante per le vendite di frutta estiva, ma in certe categorie il meteo influenza spesso le vendite. Questo, per esempio, è successo alle angurie con andamenti a singhiozzo da aprile in avanti, fortemente correlati alle temperature medie.
La ventitreesima settimana è la prima completa di giugno, per cui si avvicina la chiusura del primo semestre. Nella week analizzata, le vendite del Largo Consumo Confezionato (Lcc) sono sostanzialmente in pareggio, con un minimo effetto inflattivo (+1%). Diversamente, nell’ortofrutta a peso imposto misuriamo una flessione di 5 punti nel prezzo medio mix, che deriva da vendite a valore negative (-2%) e volumi in crescita (+3%). Da inizio anno, però, sia Lcc che ortofrutta a peso imposto mostrano trend a valore positivi (rispettivamente +2% e +7%).

Tra i canali spicca ancora la performance del discount nell’ortofrutta a peso imposto che, grazie a volumi che crescono di più rispetto alla media (+5%) e una variazione dei prezzi più contenuta rispetto a quest’ultimo (-1%), è l’unico canale con vendite a valore positive nella week 23 (+4%). Del resto, si osservano volumi in crescita per quasi tutti gli altri canali di vendita, tra cui spicca il supermercato (+3%)., mentre permane il momento di difficoltà per l’ipermercato (-4% a volume).
 

Giugno è per due terzi un mese primaverile a livello di calendario, ma l’avvicinarsi della stagione calda e l’aumento delle temperature spinge le vendite della frutta estiva, con aumento di spazi e referenze nei negozi a libero servizio. Tuttavia, la variabilità del clima ha spesso effetti sulle categorie più meteoropatiche con vendite in crescita, a fronte di alte temperature, e in calo in caso contrario.

Un esempio è quello delle angurie. Osservando le vendite di ipermercati e supermercati si possono notare trend molto diversi nel corso della primavera: ad aprile i volumi schizzano al +70% rispetto all’anno precedente, a maggio crescono in doppia cifra, anche se in modo più contenuto (+16%), e nelle prime due settimane del mese di giugno si registra una flessione del -13%. Di certo, l’incidenza sulle vendite complessive influenza molto i trend; difatti ad aprile la quota di volumi venduti nel progressivo alla seconda settimana di giugno è solo il 5% e questo può portare a variazioni percentuali fuori scala. Ma maggio (40% di quota) e l’inizio di giugno (52%) si giocano i maggior quantitativi e, infatti, la flessione nelle ultime due settimane rilevate (-13%) influenza il saldo da inizio anno (pareggio dei volumi). A livello di prezzi, non si registrano particolari variazioni, quindi cosa può aver influenzato così tanto i trend primaverili di angurie? Che correlazione c’è tra la variazione delle vendite di angurie e quello delle temperature?

Di seguito vi proponiamo un’analisi delle temperature medie mensili rilevate tra il 2023 e il 2024 in Italia, confrontate con quelle del periodo 1991-2020, poiché per una categoria meteoropatica come le angurie le fluttuazioni delle vendite, da un anno all’altro, dipendono molto anche da questa variabile.

Guardiamo, ad esempio, aprile: nel 2024 le temperature nazionali sono state superiori al periodo di riferimento, mentre nel 2023 erano state inferiori a questo un po' in tutta la Penisola (il colore rosso identifica temperature sopra la media, il blu inferiori alla media). Anche a maggio le temperature medie del 2024 sono state - in generale - superiori rispetto al 2023, anche se con un peggioramento al Nord Italia. Per giugno è disponibile solo il dato del 2023, ma osservando le temperature medie è chiaro come fosse stato un mese decisamente più caldo rispetto al periodo di riferimento. 

Guardando queste immagini, sembra che ci sia stata una correlazione precisa tra aumento delle temperature ad aprile e a maggio 2024, e anche i trend di vendita delle angurie lo confermano. Giugno 2024, però, non è stato un mese disastroso come meteo, in generale, ma i trend delle angurie sono in flessione, forse perché giugno 2023 era stato molto sopra media. Per completare l’analisi, rimandiamo alle prossime uscite con i dati completi di giugno sia a livello di vendite che di temperature.