Il meglio di IFN
Sotto l’albero meno frutta e più panettone
Frutta esotica sotto stress dall'analisi del Monitor Ortofrutta di Agroter
Chiuso il 2022, è tempo di bilanci e da sempre Natale e Capodanno sono le ricorrenze che più di tutte possono dare boost alle vendite di alcune categorie, perché in queste occasioni le persone hanno una diversa predisposizione agli acquisti e una maggiore disponibilità a pagare di più certi prodotti, tanto che un tempo erano addirittura definiti “da ricorrenza”.
E come ogni anno, a Natale, non può mancare un dolce della tradizione, tipico per il periodo, come il panettone o il pandoro, ma ci sono anche alcuni altri prodotti che nel fine anno vedono accelerare le vendite. È il caso del cotechino e dello zampone, che si vendono prevalentemente nelle ultime settimane dell’anno, ma anche del pesce e dei crostacei che, come sfizio o lusso accessibile, trovano grandi consensi nel cenone di Capodanno, portando ad una decisa crescita delle vendite rispetto alla media.
Ma in tutto questo frutta e verdura e, più in generale, i vegetali che ruolo hanno?
Tramite una delle ricerche periodiche del Monitor Ortofrutta di Agroter, in collaborazione con Toluna, abbiamo sondato il terreno, chiedendo agli italiani se durante le festività natalizie avessero consumato di più o dimeno i prodotti o le famiglie di prodotto sopra citati (quindi panettone e pandoro, cotechino e zampone, pesce e crostacei), affiancando anche le tre categorie ortofrutticole che, storicamente, hanno un’impennata delle vendite in questo periodo: frutta esotica e tropicale, frutta secca ed essiccata, legumi secchi (come le lenticchie).
Senza la pretesa di sostituire i trend di vendita, ma analizzando il percepito del responsabile acquisti, emerge come quattro dei sei prodotti indagati abbiano avuto una percentuale di consensi sull’aumento dei consumi almeno del 30% (pesce, crostacei e legumi secchi) o superiore (31% per panettone, pandoro e frutta secca, essiccata, pralinata). Le percentuali minori sono per frutta esotica (19%) e cotechino, zampone (18%). Se, viceversa, guardiamo la percentuale di coloro che dichiarano di averne consumati di meno, troviamo questa volta la frutta esotica con la quota maggiore (26%) e, come se non bastasse, quest’ultima è la seconda categoria con la quota più alta di chi dichiara di non mangiarla (17%), solo dopo cotechino e zampone (24%). In attesa dei dati puntuali sulle vendite disponibili nelle prossime settimane, dal punto di vista del percepito emergono più ombre che luci per la frutta esotica, mentre si conferma il vissuto positivo della frutta secca e dei legumi.
Questa situazione, però, non deve scoraggiare ma deve essere presa come un’opportunità. Infatti, se sicuramente negli ultimi anni la categoria della frutta esotica è cresciuta tanto, passando da una vendita prevalente durante le ricorrenze ad una presenza continuativa a scaffale durante l’anno, dall'altra parte vive ancora una certa diffidenza dal lato consumatore, soprattutto per i prodotti ancora poco conosciuti, ma che sarebbe possibile colmare con attività mirate e progetti di valorizzazione e informazione, soprattutto a negozio. D'altronde il successo dell’avocado, che è oramai entrato stabilmente nelle nostre abitudini alimentari, ne è un esempio tangibile. Serve solo capire la strada e avere la forza di investire.
Il “Monitor Ortofrutta” di Agroter rappresenta l’unica analisi di lungo periodo a disposizione degli operatori della filiera per tracciare l’evoluzione del comportamento di acquisto e di consumo di frutta e verdura da parte delle famiglie italiane, prima, e internazionali, negli ultimi tempi. Nato nel 2006 con un campione di 600 responsabili d’acquisto, oggi è arrivato ai tremila panelisti per le analisi più strutturate, grazie alla possibilità di affiancare alla tecnica d’analisi CATI (Computer aided telephone interview) quella CAWI (Computer aided web interview), sviluppata attraverso la collaborazione con il panel provider Toluna. Nel 2022 abbiamo superato 1.250.000 risposte archiviate, integrate dai dati quantitativi di acquisto quadrisettimanali delle famiglie italiane per l’ortofrutta, elaborati grazie alla partnership con Ismea.
Per maggiori informazioni contattare Alfonso Bendi - Research & Consulting Director Agroter