Campagna meloni: vola il Sud, in affanno il Nord

Il meteo ha inciso pesantemente sulle vendite lungo la Penisola

Campagna meloni: vola il Sud, in affanno il Nord

Siamo alle battute finali di una campagna melonicola complicata da interpretare a causa di un meteo sempre più imprevedibile che ha spezzato l’Italia in due. 

Nel Nord Italia il maltempo di giugno e la fine anticipata di settembre – a causa della diminuzione delle temperature – hanno limitato le vendite, che a volume chiudono, comunque, leggermente in positivo rispetto all’anno scorso (+2% nel canale Iper+Super, come media fra Nord Est e Nord Ovest) mentre a valore il saldo è negativo di circa 5 punti percentuali, complice anche una diminuzione dei prezzi
 

Al contrario, nel Sud Italia le temperature tendenzialmente più alte per tutta la campagna hanno favorito i volumi, in crescita a doppia cifra (+19%), che hanno compensato le quotazioni più basse rispetto all’anno scorso, facendo chiudere la campagna col segno più a valore (+11%). Il Centro Italia, infine, si pone a metà strada.

Il complessivo a livello nazione vede un aumento dei volumi venduti (+6%), ma prezzi (-7%) e fatturato complessivo in calo (-1%). Il quadro che emerge dalle Analisi del Monitor Ortofrutta fino alla settimana 37 sintetizza le difficoltà vissute tanto dai distributori quanto dai produttori che approfondiremo nelle prossime righe.


Il commento della distribuzione: in crescita prodotto servizio e premium
Giovanni Torcia, Senior Buyer Ortofrutta Italbrix ci conferma le difficoltà vissute dalla distribuzione nel Nord Italia: “In linea di massima, i dati fotografano abbastanza fedelmente la campagna di quest’anno. L’inizio, fra maggio e giugno, è stato piuttosto complicato a causa del meteo a dir poco variabile, e solo da metà luglio fino a tutto agosto c’è stato un periodo di caldo costante che ha rialzato le vendite. Tuttavia, già a inizio settembre è tornato il maltempo che ha sancito la fine campagna 2024, (almeno al Nord Italia), a differenza dell’anno scorso, dove è proseguita fino a inizio ottobre. Sul fronte delle quotazioni, ci aspettavamo prezzi più sostenuti, perché effettivamente avevamo verificato in campo una riduzione dell’allegagione delle piante; invece, c’è stata una deflazione dettata da una domanda altalenante.

Giovanni Torcia, Senior Buyer Ortofrutta Italbrix

“Aldilà delle fluttuazioni legate alla stagione, che rendono la programmazione sempre più difficile da attuare, si stanno consolidando alcuni trend, come ad esempio il prodotto servizio di I° gamma evoluta e di IV° gamma che si stanno ritagliando una quota dell’assortimento in costante crescita. Allo stesso tempo è in crescita anche la linea premium, dove garantiamo un prodotto di alta qualità e in futuro investiremo ulteriormente in degustazioni a punto vendita, per avvicinare più clienti possibile all’eccellenza del nostro assortimento”.

Torcia conclude la disamina con una considerazione sul miglioramento varietale: “nelle ultime annate sono state diverse le new entry proposte fra i banchi della distribuzione, con risultati alterni. Evitiamo di prendere l’esempio di altre categorie dove c’è stata una proliferazione incontrollata di nuove varietà che ha portato più danni che vantaggi. Le innovazioni sono importanti ma devono essere percepibili e contestualizzate all’interno della categoria”. Chiaramente anche in campagna non è stata una passeggiata, ma per conoscere l’opinione dei protagonisti del settore dovrete leggerci nelle prossime edizioni. 

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