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Week 14: vendite a picco, ma è l’effetto calendario
Mele in difficoltà da inizio anno, -4% a volume
Nella settimana 14 le vendite dell’Lcc e dell’ortofrutta a peso imposto flettono in doppia cifra, ma il calendario ci mette lo zampino a causa della Pasqua, ragione per cui i trend sono da prendere con le pinze. Tra i canali, tutti quelli fisici perdono, compreso il discount, mentre l’online cresce. Le mele sono ancora una categoria di riferimento nel reparto, anche in primavera; tuttavia le vendite sono in flessione, con trend in peggioramento.
La quattordicesima settimana apre il mese di aprile, con vendite a valore in forte flessione sia per il Largo Consumo Confezionato (Lcc) sia per l’ortofrutta a peso imposto (rispettivamente -23% e -12%). La performance, però, è da circostanziare, poiché lo sfalsamento del calendario rispetto al 2023, con una settimana di anticipo per la Pasqua 2024 e tutte le promozioni e vendite aggiuntive a essa connesse, non rende di facile lettura i risultati.
Come era lecito aspettarsi, anche a livello di canale i trend sono quasi tutti in perdita, con il discount (-5%) che flette meno del resto dei canali fisici. Tra questi, l’ipermercato è ancora quello più in difficoltà (-18%), mentre l’online è inaspettatamente in crescita (+7%).
In primavera le mele sviluppano ancora una buona fetta di vendite. Ad esempio, nella settimana in questione (la week 14), i volumi venduti di mele superano il 10% di quelli del totale reparto; quindi, la categoria è ancora decisamente importante. Tuttavia, se si osservano le vendite di ipermercati e supermercati da inizio anno, i consumi di mele mostrano un andamento in flessione: a gennaio si confermano le quantità del 2023, ma a febbraio l’asticella è negativa (-1% a volume) e dalla week 9 (-1%) alla 13 (-13%) il trend peggiora sempre con un saldo a marzo del -7% e il progressivo da inizio anno a -4%.
Di certo, il 2023 è stato un anno positivo per la categoria mele e tenere il passo non è facile, ma l’innovazione varietale sta aiutando la categoria, anche se la proliferazione delle referenze non rende così comprensibile lo scaffale al cliente.