Sarà caccia ai grossi calibri per le arance siciliane

Angelo La Marca (Ge.Lo.Frigo Service): «Volumi in aumento del 40% rispetto all’anno scorso»

Sarà caccia ai grossi calibri per le arance siciliane

Con l'inizio di settembre gli operatori agrumari siciliani provano a fare le prime previsioni per la campagna che si avvicina rapidamente; ovviamente i giudizi, spesso, sono condizionati da personali intuizioni o dalle emozioni che ci si porta dietro dalla stagione precedente ma gli agrumeti non mentono. Queste le parola a IFN di Angelo La Marca, consulente commerciale di Ge.Lo.Frigo Service, che ci delinea lo scenario per la campagna agrumicola 2023/2024. 
“I primi sentori li abbiamo avuti a metà agosto; girando tra le produzioni della Piana di Catania possiamo affermare, al netto di eventi climatici catastrofali, che si prospetta una campagna di abbondanza. Secondo le prime stime si prevede un 40% di volumi in più rispetto la passata stagione. Infatti, anche gli agrumeti giovani, di 2-3 anni d’età, avranno una grande produzione”.

Non ci sarà carenza di piccoli calibri
“In controtendenza rispetto all’anno scorso, in cui c’era la corsa al calibro piccolo, quest’anno saranno i grossi a far movimentare la domanda. Ci sarà tanta disponibilità di calibro piccolo che, in parte, sarà destinato all’industria. Questo comporterà un divario netto di prezzo tra i calibri piccoli e quelli grossi; si prospettano differenze anche di 1 euro tra i calibri”.

L’ondata di caldo ha creato non pochi problemi e si è potuto combatterela solo aumentando i cicli di irrigazione e non dimentichiamoci i problemi fitopatologici: la Tristeza continua a imperversare negli agrumeti della Piana; solo le grandi aziende hanno deciso di estirpare i cloni vecchi; il problema macchia nera cresce, soprattutto dopo gli ultimi rilevamenti fatti in carichi provenienti dall’Egitto, e il problema greening (huanglongbing) non è di secondo ordine. Adesso abbiamo solo un 20-30% di impianti nuovi diTarocco - che è il cavallo di battaglia dell’areale - per cui per contrastare queste fitopatologie serve un coordinamento europeo della Filiera agrumicola poiché il problema incombe su tutte le produzioni del bacino del mediterraneo”. 

“La stagione si aprirà con l’arancia bionda mentre con il prodotto a polpa rossa speriamo, clima permettendo, di comiciare a dicembre. La speranza è di avere una stagione che si protrarrà sino a maggio” conclude La Marca.