Le brassiche godono del primo freddo: Top Melon esalta i prodotti migliori

Marco Spinetti: «La qualità non delude ma la sfida resta il clima»

Le brassiche godono del primo freddo: Top Melon esalta i prodotti migliori

È entrata nel vivo la stagione delle brassiche e Top Melon, l’azienda di Pantalla (Perugia) sta portando avanti un lavoro di valorizzazione di questo segmento a 360°, dal campo al magazzino, dedicandosi alla produzione di cavolo broccolo, cavolfiore bianco, viola e arancione, cavolo verza, cavolo e broccoli.

Con l’aiuto di Marco Spinetti, responsabile controllo qualità e produzione nel magazzino di lavorazione aziendale di Top Melon facciamo il punto della situazione sul campo e cerchiamo di capire come potrebbe evolversi la stagione. “Abbiamo iniziato le raccolte in settembre, con broccoli e cavolfiore bianco. A oggi stiamo raccogliendo cavolfiore romanesco e quello “colorato”: viola, arancio e verde, che sono sempre più richiesti dal mercato”. 

Spinetti si sofferma poi sul tema clima che, come afferma a IFN, sta creando non pochi problemi alle produzioni. “Già in fase di trapianto, le alte temperature hanno avuto ripercussioni negative sul corretto attecchimento delle piantine. Siamo riusciti a sopperire grazie a interventi irrigui, con turni più frequenti e minori volumi d’acqua distribuiti in maniera localizzata grazie all’utilizzo della manichetta. Inoltre, Importanti ritorni di caldo autunnali hanno comportato anche la concentrazione della produzione. Proprio per questo motivo temiamo che i volumi saranno contenuti e più bassi rispetto le stagioni precedenti”.

“Il mercato fortunatamente sta rispondendo molto bene, anche perché la qualità non manca: domanda molto attiva e, sicuramente, anche l’arrivo delle temperature autunnali ha aiutato. Sono referenze molto richieste sia dalla Grande distribuzione organizzata che dai mercati all’ingrosso. Per distinguerci sul mercato offriamo pack speciali, come le vaschette con tris colorati di cavolfiore, oppure le vaschette a peso minimo garantito, con le rosette delle singole varietà”.

Il percorso di espansione dell’azienda in questo segmento non si ferma però qui. “Nell’ultimo triennio le superfici coltivate sono sicuramente aumentate - racconta Spinetti - siamo passati da circa 50 ettari nel 2022 a circa 80 ettari nell’annata in corso. Per i prossimi anni è difficile dire sin da ora quale sarà il proseguo ma certo confermeremo la superficie di quest’anno”.