Esplodono le importazioni di ortaggi

Luglio dà un filo d'ossigeno anche all'export italiano: i dati

Esplodono le importazioni di ortaggi

Dopo un primo semestre in rosso il mese di luglio dà un filo d'ossigeno all'export ortofrutticolo italiano, ma il bilancio 2022 resta sempre con il segno meno a volume. Grazie al settimo mese dell'anno - come si evince dalle analisi condotte dal Monitor Ortofrutta di Agroter sui dati Istat - i trend annuali dei dati a valore tornano positivi, seppure di poco (+0.5%).

Come anticipato, prosegue però il momento d’affanno in termini di di volumi che registrano una contrazione dell’8% rispetto ai primi sette mesi del 2021. Ricordiamo che il primo semestre si era chiuso con un calo del 3,8% a valore e del 6,8% a volume; quindi, a luglio c’è stata sì un'inversione di tendenza, ma solo parziale. Proprio il mese centrale dell’estate evidenzia dei valori a volume pressoché invariati rispetto al 2021, mentre a valore si registra un deciso +5%. La frutta fresca, che da sola vale il 70% dell’interno export mensile, è stata la categoria che ha trainato le vendite grazie al +15% a valore, mentre i volumi sono cresciuti solo del 2%.

È evidente di come gli esportatori italiani abbiano beneficiato del calo produttivo della Spagna riuscendo a valorizzare la frutta estiva italiana.

Per quanto riguarda i dati d’importazione ci sono solo notizie negative. Partendo dall’aggregato gennaio-luglio, si notano aumenti in doppia cifra sia a valore (+17%) sia a volume (+11%). Il saldo è nettamente negativo per quanto riguarda le tonnellate, mentre rimane positivo il conto in euro (almeno per ora). 

Fra le diverse categorie spicca legumi/ortaggi che è cresciuta di oltre il 30% a valore e del 10% a volume, con un trend che sembra inarrestabile come conferma il mese di luglio (+40% a valore e + 19% a volume). È chiaro come in questo caso i problemi produttivi italiani siano stati risolti in quota parte dai concorrenti esteri.