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Ciliegie: le prime spagnole piazzate a 100 euro al chilo
Stagione in anticipo anche per pesche e nettarine, vendute in mercato fra 6 e 7 euro al chilo
Nei mercati all’ingrosso fanno il loro ingresso le prime drupacee provenienti dalla Spagna e, come spesso accade ad inizio campagna, i prezzi sono stellari; all’Ortomercato di Milano le nettarine sono quotate fra 6-7 euro al chilo, valori che - comunque - impallidiscono di fronte alle ciliegie che, abbiamo trovato in vendita a 100 euro al chilo (nella foto di apertura).
Senza dubbio, il prezzo delle ciliegie è eclatante, ma va precisato che si tratta di pochi colli destinati alle boutique della frutta più esclusive che frequentano la piazza meneghina, viaggiando fin da Santa Margherita Ligure, senza dimenticarci dei vicini Svizzeri, che di certo non hanno problemi nel concedersi questi sfizi particolarmente costosi.
Nella fattispecie, il prodotto è confezionato in cestini di cartone da 200 grammi, venduti a 20 euro al pezzo. I frutti mostrano un calibro sostenuto, 30 mm di diametro, soprattutto se si considera il periodo estremamente precoce. Chiaramente è una produzione forzata in serra, che è l’unico modo per anticipare così tanto la stagione; quindi, dai costi decisamente elevati, che però non scoraggiano, visto che la pratica si sta diffondendo anche nel Sud Italia, dove in questi giorni sono attesi i primi stacchi.
Per quanto riguarda invece il comparto pesche-nettarine, rispetto all’anno scorso la produzione spagnola è in anticipo di almeno una decina di giorni, mentre i prezzi spuntati (circa fra 6-7 euro al chilo) sono in linea con lo scorso anno (clicca qui per approfondire). I grossisti evidenziano come la qualità del prodotto iberico non sia ancora ottimale, ma non potrebbe essere diversamente coi primi scarichi. Al contrario, il prodotto marocchino, piazzato a prezzi più contenuti (fra 4 e 5 euro al chilo) mostra un bouquet migliore. (am)