15 milioni di euro per il comparto pere nella campagna 2024

Superato il regime del de minimis con estensione anche ai ristori del 2023

15 milioni di euro per il comparto pere nella campagna 2024

Arriva il terzo provvedimento sui ristori delle pere. Ieri, in Conferenza Stato Regioni, è stato approvato uno stanziamento di 15 milioni di euro per la campagna 2024 dal Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, che si va ad aggiungere ai due provvedimenti precedenti per la campagna 2023, che valevano complessivamente 18 milioni.

Elemento di grande rilievo di questo provvedimento è il superamento del regime del de minimis, sostituito dal “Quadro temporaneo di crisi e transizione per misure di aiuto di stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia all’Ucraina”, che eleva in modo consistente il contributo massimo cumulabile per azienda agricola fino a 250.000 euro in un triennio. Da segnalare, sempre a questo proposito, anche un provvedimento firmato sempre ieri dal Ministro Lollobrigida, che estende l’esenzione del de minimis anche per i ristori del 2023 nel medesimo ambito finanziario.

Dopo il pasticcio Agricat, che ancora non è stato risolto, ci si augura che allo stanziamento dei fondi faccia seguito una rapida messa in disponibilità degli stessi per gli agricoltori colpiti, oramai fiaccati non solo dalle avversità climatiche ma anche dalla macchina della burocrazia.

Coldiretti esprime soddisfazione per l'approvazione del decreto da 15 milioni di euro, in aggiunta a quelli stanziati precedentemente, a sostegno del comparto delle pere, avvenuta oggi in Conferenza Stato-Regioni. Si tratta di un provvedimento fondamentale per salvaguardare una filiera simbolo della nostra agricoltura, duramente colpita negli ultimi anni da avversità climatiche e fitosanitarie. Il decreto prevede fondi destinati al ripristino della liquidità delle aziende, che potranno così fronteggiare la crisi economica e ambientale che ha ridotto drasticamente la produzione.
"Accogliamo con favore questo nuovo intervento, frutto di una forte mobilitazione di Coldiretti, che ha spinto affinché le imprese del settore ortofrutticolo ricevano il supporto necessario per affrontare le difficoltà attuali", ha dichiarato il presidente di Coldiretti Ettore Prandini. "Grazie al superamento del regime di aiuti 'de minimis' per le domande 2023 e all'applicazione del 'quadro temporaneo Ucraina', si apre una nuova fase per il comparto delle pere che resta in una situazione critica, con una perdita di produzione stimata del 63% rispetto al 2022, corrispondente a oltre 318.000 tonnellate in meno. Si tratta di un segnale concreto per un settore che, dopo diverse annate difficili, vede finalmente un futuro più solido. L’approvazione del provvedimento risponde alle nostre richieste e rappresenta una boccata d’ossigeno per le imprese, prevenendo il rischio di abbandono e favorendo il mantenimento delle superfici produttive. Coldiretti continuerà a monitorare la situazione e a collaborare con le istituzioni per garantire ulteriori interventi a favore del settore agricolo", ha aggiunto Prandini. 

Sulla stessa linea Davide Vernocchi, Presidente del settore Ortofrutticolo di Fedagripesca Confcooperative: “Uno stanziamento importante per migliaia di aziende agricole messe a dura prova dalle perdite economiche degli ultimi anni causate dalle fitopatie e dai cambiamenti climatici e che potrà dare una boccata d’ossigeno ad un settore che ha visto perdere il 35% delle proprie superfici negli ultimi dodici anni”. Il sostegno viene concesso alle aziende agricole che abbiano subito un decremento del valore della produzione dell’anno 2024 superiore al 30% rispetto a quella dello stesso periodo dell’anno 2022. 

“La filiera delle pere – spiega Vernocchi – ha conosciuto in questi anni un drastico calo produttivo, per cause collegate al grande problema del cambiamento climatico e dell’impatto di insetti e parassiti: nel 2019 la cimice asiatica, nel 2021 le gelate tardive, nel 2022 la siccità, per finire nel 2023 con nuove gelate e i danni dell’alluvione. Insieme al calo delle superfici, le ingenti perdite economiche della filiera hanno avuto ripercussioni su tutto l’indotto occupazionale ed economico dei maggiori bacini produttivi della penisola.

Il presidente Vernocchi esprime particolare apprezzamento anche per il superamento del regime aiuti de minimis per le domande 2023, “che era stato a più riprese sollecitato da tutto il mondo agricolo”.

(aa)