Clementine: settembre mese cardine per determinare la qualità

Gallo (Agricor): «Caldo ancora critico, si prevede anticipo»

Clementine: settembre mese cardine per determinare la qualità

Il grande caldo attanaglia ancora il Sud Italia, con temperature che sfiorano i 35°, ma - nonostante l'afa - è tempo di fare le prime previsioni sulle campagne agrumicole. Partendo dalle clementine calabresi con Natalino Gallo, presidente della Op Agricor di Corigliano Calabro (Cosenza), realtà calabrese specializzata nella produzione e commercializzazione di clementine, proviamo a fare qualche previsione sulla stagione.

“Sicuramente il caldo umido di questi giorni ci preoccupa parecchio perché, oltre a mettere a rischio i volumi di produzione, si trasforma in un detonatore per insetti e malattie funginee. A preoccuparci non è tanto la qualità, che dovrebbe rispettare gli standard che ci prefiggiamo di raggiungere, quanto la lotta ai parassiti. Principalmente, a insediare gli agrumeti, sono ragnetto rosso e cocciniglia farinosa (cotonello)”.
 

“La stagione è ancroa un’incognita: attendiamo che cali il sipario sull’estate e ci siano le escursioni termiche fondamentali per le nostre clementine. Intanto le proteggiamo con le più affinate tecniche agronomiche; avendo intrapreso il percorso del residuo 0 e del biologico, a cui crediamo molto, non abbiamo infatti a disposizione molte armi per difendere gli agrumeti”. 

“Come detto i volumi dovrebbero essere più contenuti, con un calo del 15% ma, ancora, sono stime preliminari. Sicuramente il clima di settembre sarà l’ago della bilancia. La campagna dovrebbe iniziare con un po' d’anticipo, quindi nelle prime settimane d’ottobre. Ovviamente, l'Op Agricor inizierà con la varietà Caffin e punteremo tanto sulla forza del prodotto a marchio Igp”.