Kiwi italiano: al via la campagna con rese in calo

De Nadai (Kiwi passion): gli stock più alti e la pressione greca suggeriscono prudenza

Kiwi italiano: al via la campagna con rese in calo

La campagna del kiwi italiano è ai nastri di partenza e le incognite non mancano, come ci spiega Marco De Nadai, operatore specializzato nell’esportazione dei kiwi sia a livello nazionale che nei mercati oltre Oceano, nonché responsabile del marketing e della comunicazione del Consorzio Kiwi Passion: “Alcune aziende hanno già iniziato i primi stacchi delle varietà precoci, per un prodotto destinato ai mercati d’oltremare dove c’è il tempo per affinare la maturazione, mentre sul mercato nazionale sarebbe opportuno aspettare qualche giorno in più anche per le cultivar precoci, in modo che il frutto possa raggiungere i giusti parametri di maturazione. Fra l’altro gli stock del prodotto proveniente dall’emisfero Sud sono decisamente superiori allo scorso anno, in particolare per il giallo; per quanto riguarda il verde, i prezzi del kiwi cileno sono in contrazione a causa di una qualità non ai livelli di inizio stagione, ma in generale i quantitativi sul mercato sono nella norma”.

Marco De Nadai, responsabile del marketing e della comunicazione del Consorzio Kiwi Passion

Venendo alla produzione italiana, De Nadai ci aggiorna sui rumors che circolano fra i produttori: “per il kiwi a polpa verde si prevede un raccolto tendenzialmente scarso, secondo diversi operatori in diminuzione rispetto all’anno scorso – che già era stato fra i raccolti più scarichi degli ultimi anni – anche nell’ordine del 10-15%. Chiaramente sono stime da prendere con le pinze ma è innegabile che ci siano stati problemi di carattere climatico durante la fase di impollinazione, a cui si è aggiunto un germogliamento disomogeneo, a causa di un inverno particolarmente mite. Questi problemi hanno colpito anche le cultivar a polpa gialla, dove però si evidenzia un comportamento molto diverso in funzione della varietà. Infine, per quanto riguarda il rosso, si immagina un deciso aumento dei volumi in virtù degli impianti che stanno entrando in produzione”.

“Partendo da questi presupposti, la richiesta dei produttori è piuttosto sostenuta, fra 1,30-1,50 euro/chilo per il kiwi a polpa verde, ma gli operatori commerciali tendono a temporeggiare, sia perché gli stock sono più alti rispetto all’anno scorso, sia per capire con maggiore precisione cosa stia accadendo in Grecia, dove si prevede un aumento ulteriore dei volumi raccolti di kiwi verde, che dovrebbero essere tendenzialmente di calibro più contenuto rispetto a quello italiano, non solo per la maggiora carica produttiva degli impianti ma anche per l’effetto delle alte temperature. Per certi versi si potrebbe ipotizzare una sorta di “complementarità” fra le due produzioni, ma è ancora troppo presto per ragionamenti di questo tipo. Di certo, questa stagione dovrebbe sancire la leadership ellenica nel Vecchio Continente per il kiwi verde, grazie anche agli investimenti di produttori italiani, mentre per il giallo e il rosso il primato del Belpaese non è ancora contendibile”.