Vi spiego il successo di Fruit Attraction

Il Paese Leader nell’esportazione ortofrutticola ha messo da parte i campanilismi per un unico grande evento

Vi spiego il successo di Fruit Attraction

Giunta alla sua sedicesima edizione, il successo di Fruit Attraction è un fatto riconosciuto da tutto il settore ortofrutticolo mondiale, nonostante sia il più giovane fra gli appuntamenti internazionali di settore.
Il numero di visitatori sarà un dato conteggiato secondo i criteri abituali di Ifema, ma in realtà il trambusto e l'attività svolta a livello professionale durante i tre giorni vanno ben oltre le cifre. Da quanto so, si è superata di gran lunga la soglia delle 115.000 presenze, il che significa che la crescita è stata almeno a due cifre in termini percentuali.
La soddisfazione di tutto il settore, espositori, visitatori e organizzatori, è giustificata, e le ragioni che hanno portato a questo successo sono diverse. Provo a sintetizzarvele brevemente.

1 - La Spagna è leader mondiale nelle esportazioni di frutta e verdura, una situazione che si è creata negli ultimi decenni e che è già nota a livello internazionale come IL MIRACOLO ORTOFRUTTICOLO SPAGNOLO; un'attività che ha raggiunto cifre record nel 2023, con esportazioni di ortofrutta superiori a 20 miliardi di euro e importazioni superiori a 5 miliardi di euro. L'intero settore spagnolo delle esportazioni e delle importazioni è presente, nessuno escluso, a Fruit Attraction.
Il fatto che la Spagna detenga un volume di esportazioni di frutta e verdura superiore a quello dell'Italia, della Francia, del Belgio, della Germania e della parte di produzione olandese è sufficiente per capire l’interesse che c’è verso questa Nazione a livello mondiale.

2 - Madrid non è rilevante nel settore ortofrutticolo e diventa quindi un punto d'incontro neutrale, dove la competizione ortofrutticola tra le diverse Regioni autonome spagnole è irrilevante. Lo si comprende perfettamente nel momento in cui il Ministro dell'Agricoltura spagnolo inaugura la fiera e dà l'immagine di un Paese unito. 
La lotta tra le precedenti iniziative delle amministrazioni regionali per condurre fiere di settore in Catalogna, Aragona, Valencia, Murcia, Andalusia orientale, Andalusia occidentale ed Estremadura è stata estenuante e senza risultati apprezzabili. Alla fine, ha prevalso il buon senso e tutte gli sforzi sono confluiti in un’unica fiera nazionale dal grande respiro Internazionale. Adesso tutti sono più tranquilli, proprio perché è diventata la fiera di tutti.

3 - L'offerta logistica di Madrid dal punto di vista aereoportuale e ferroviario è eccellente e sia che si provenga dalle zone più lontane della Spagna (Catalogna, Costa Mediterranea e Andalusia) e sia che si arrivi da Nazioni europee (Italia, Germani, Francia, UK, ecc.), rende possibile visitare la fiera anche per un solo giorno. Per l'oltremare, visto vhe madrid è la capitale della Spagna e una città turistica, vale lo stesso discorso. Questo moltiplica le visite di professionisti del settore in modo esponenziale, che non sono così comuni in altre fiere.

4 - Ai tre fattori precedenti si aggiunge la data. L'inizio di ottobre è esattamente l'inizio della stagione produttiva delle principali campagne nell'emisfero settentrionale (pomacee, agrumi, kiwi e ortaggi invernali) e questo genera l’interesse tanto per i produttori quanto per i clienti, perché è possibile fissare il calendario commerciale per i mesi a venire. Difatti, è anche il momento ideale per presentare le novità di stagione da parte di tutti i Paesi del Mediterraneo, con Turchia, Egitto e Marocco in testa, ma anche Italia, Francia, Belgio e Paesi Bassi, oltre a molti altri Paesi europei.

5 - Infine, è un dato di fatto che tutti i Paesi americani, senza eccezione, e quelli africani, con in testa il Sudafrica, sono sempre più interessati a partecipare a Fruit Attraction, perché indipendentemente dal momento della campagna in cui si trovano, il magnetismo provocato da tutta l'offerta sopra descritta attira gli acquirenti e in particolare la Distribuzione europea nel suo complesso. Clientela che ha così la possibilità di incontrare i fornitori non solo europei, ma provenienti da tutto il mondo e che, alla fine, fa si che gli operatori debbano restare tutti e tre i giorni della fiera per incastrare gli appuntamenti in agenda.

Ma, come sempre, non tutto è perfetto. La fiera sa che deve migliorare ulteriormente la logistica a partire dalla gestione dei taxi e dall’aumento dei servizi nella fascia pomeridiana quando il flusso di partecipanti è in uscita. Infine, grazie al cielo ha piovuto solo un giorno, perché diversamente questi disservizi sarebbero stati più impattanti. (gc)

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