UE, Gardini: «Ultima chiamata per l’ortofrutta italiana»

Richiesta a Lollobrigida la deroga di 5 anni sugli agrofarmaci

UE, Gardini: «Ultima chiamata per l’ortofrutta italiana»

«Il rischio è che salti il sistema di sicurezza alimentare del paese». Lo dice Maurizio Gardini presidente di Confcooperative intervenendo al Fruit Logistica di Berlino. «Siamo di fronte a una tempesta perfetta: inasprimento delle regole comunitarie, scarsa capacità di comprendere cosa sono gli agrofarmaci e gli effetti del climate change che hanno falcidiato le produzioni agricole».

«Il risultato è che abbiamo perso il 20% della nostra produzione con punte drammatiche del 50% per le pere. Abbiamo la necessità di mantenere la capacità produttiva. Rischiamo di passare da paese che esporta la qualità a paese che sarà costretto ad importare sulle nostre tavole produzioni non controllate provenienti da Asia o Mercosur».

«Abbiamo posto al ministro Lollobrigida la necessità di avere una deroga di 5 anni sugli agrofarmaci. Rischiamo di non venire più a Berlino e non perché non ci piaccia stare qui, ma perché non avremo più nulla da vendere. Ultima chiamata per l’ortofrutta italiana. Dobbiamo difendere il nostro primato di paese produttore di eccellenze e dobbiamo accompagnare le nostre imprese in una transizione ambientale con attenzione a un equilibrio ai tre pilastri dello sviluppo: ambientale, economico e sociale». (gc)

Fonte: Ufficio Stampa Confcooperative