Cia, Berlino tappa strategica per la competitività del settore

L'intervento del Presidente Fini alla tavola rotonda all'Ambasciata d’Italia

Cia, Berlino tappa strategica per la competitività del settore

Sulla gestione dei rischi climatici, la dotazione di una strumentazione adeguata alla difesa fitosanitaria e il riconoscimento del giusto reddito agli agricoltori, tassello chiave della filiera, il comparto ortofrutticolo nazionale, da 10 miliardi di export complessivi, si sta giocando tutta la sua competitività, il podio europeo per produzione e qualità, ma anche la tenuta dell’agricola Made in Italy, per il 25% della produzione garantito dall’ortofrutta. Questo il punto condiviso dal presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, alla tavola rotonda delle organizzazioni con il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, riunite dall’Ambasciata d'Italia a Berlino in occasione di Fruit Logistica. 

“A causa della crisi climatica, nel solo 2023 l’Europa ha avuto danni per 50 miliardi di euro, è cresciuta -ha sottolineato Fini- la vulnerabilità a patogeni e fitopatie e sono aumentati i costi di ripristino e di adattamento. Di contro sono calate rese e redditi, mente la pressione estera è montata. Alle aziende agricole resta in molti casi la chiusura, in dieci anni ne abbiamo perse in Ue 3 milioni, circa un quarto, e le aree interne continuano a spopolarsi. Basta imposizioni, l’Europa deve trovare soluzioni”. 
Le priorità per Cia - Da parte di Fini, il riferimento ad azioni ben precise. Contro perdite del 40% rispetto alle rese potenziali, per organismi nocivi e parassiti, “occorre una strategia complessiva che integri le nuove biotecnologie per il miglioramento genetico a un’adeguata riserva di principi attivi, in 50 anni diminuiti fino al 70%. Ricerca e fondi sulle alternative devono essere prioritarie, come la chiusura dell’iter per l’approvazione di mezzi di biocontrollo e le valutazioni di impatto per il ritiro, non pervenute”. 
Altrettanto importante il passaggio sulle restrizioni della grande distribuzione: “Va garantita equità e reciprocità all’interno e all’esterno dell’Ue per dare risposte alle esigenze delle imprese agricole. Vanno bilanciati i rapporti di filiera -ha detto- sanati gli squilibri e ridefinito il sistema, perché non sia sempre l’agricoltura l’ultima ruota del carro. C’è apertura della Commissione con proposte di provvedimenti, ma servono scelte più coraggiose a sostegno dell’aggregazione”. Infine, sburocratizzare e semplificare le procedure di richiesta degli aiuti comunitari e superare le difficoltà di accesso per agricoltori e organizzazioni di produttori.
Tutti temi cruciali nell’agenda Cia a Berlino, tra Fruit Logistica e bilaterali Ue, come il dossier imballaggi che vede la Confederazione non arretrare nel pressing per l’implementazione del regolamento con una deroga più ampia possibile al divieto delle confezioni in plastica sotto 1,5kg.

“Fruit Logistica si conferma uno spazio fondamentale di confronto nel cuore d’Europa -ha concluso Fini-. Facciamone la nostra occasione per portare sintesi nel comparto ortofrutta rispetto alle urgenze che guardano al futuro. È quanto ho ribadito, in questi giorni, anche agli incontri con i nostri associati, i rappresentanti delle Istituzioni nazionali ed europee e le organizzazioni di settore presenti alla fiera. (gc)

Fonte: Ufficio Stampa Cia