Attualità
Pere, una filiera sostenibile per ambiente, economia e società
Presentato ieri il progetto di Apo Conerpo
Si è tenuta ieri mattina la prima conferenza stampa riguardante il progetto comunitario “Pears with love: a case study of sustainable agriculture”, il programma triennale di Apo Conerpo, cofinanziato dall’Unione Europea ai sensi del regolamento UE n. 1144/2014. Il programma è indirizzato ai consumatori di Italia, Germania e Francia e ha come obiettivo quello di raccontare la filiera agricola della pera come esempio sostenibile “dal campo alla tavola”, sensibilizzando sugli sforzi del mondo agricolo per affrontare il cambiamento climatico, proteggere l’ambiente e preservare la biodiversità, contribuendo allo stesso tempo a garantire benefici economici sostenibili agli agricoltori ed economie più circolari e stili di vita sani per tutti.
All’evento hanno partecipato: Davide Vernocchi, Presidente Apo Conerpo e Augusto Renella, Coordinatore Export e Marketing R&D Manager Naturitalia; Gabriele Ferri, Direzione Commerciale Opera ed Emanuele Fontana, Coordinatore Agricoltura Responsabile Servizio Offerta e Innovazione Agri Agro, Credit Agricole Italia.
“Pears with love è un progetto fortemente voluto da Apo Conerpo per salvaguardare i valori di sostenibilità ambientale e supportare i consumatori nel compiere scelte alimentari sane e sostenibili, fornendo loro informazioni chiare sulle caratteristiche specifiche dei metodi di produzione nell'Unione per tutti prodotti ortofrutticoli e in particolare la pera, in termini di rispetto dell’ambiente, sicurezza alimentare, rintracciabilità, autenticità ed etichettatura. Quella della pera è una filiera di importanza cruciale a livello nazionale ed è sopposta, da anni, a sfide imponenti: grazie a questo progetto avremo la possibilità di valorizzare al meglio l’impegno quotidiano di migliaia di imprese in prima linea per lo sviluppo di un’eccellenza apprezzata in Italia e all’estero” - ha dichiarato Davide Vernocchi, presidente Apo Conerpo, promotore del progetto insieme ai produttori che rappresenta.
Adriano Aldrovandi, Presidente Opera, ha aggiunto: “Questo progetto europeo è una grande opportunità per sensibilizzare, valorizzare ed orientare -attraverso un’eccellenza come la Pera - l'intera filiera verso le nuove sfide della sostenibilità, nel suo significato più ampio - ambientale, sociale ed economico, nell'ottica di promuovere un sistema alimentare quanto più sostenibile e sano” .
Nel corso della mattinata, Augusto Renella, Coordinatore Export e Marketing R&D Manager Naturitalia ha introdotto il progetto con un intervento dal titolo “Pears with Love, le buone pratiche ambientali di una filiera sostenibile”, dove ha dato una panoramica sul progetto e sulla sostenibilità ambientale della filiera della Pera, in particolare puntando sulla tutela della biodiversità e delle fonti idriche, dichiarando: “Il progetto europeo si concentra sulla sostenibilità della produzione e del consumo della pera, avendo come riferimento la definizione di «agricoltura sostenibile» formulata dalla FAO*. Grazie ad un approccio sostenibile e all’adozione di buone pratiche agricole, è possibile la salvaguardia del territorio e delle risorse idriche – basti pensare che il risparmio idrico medio nella coltivazione della pera di APO Conerpo oscilla tra il 30% e il 60% - riducendo così l’impronta ambientale, ma soprattutto, tutelando il più possibile la biodiversità”.
A seguire l’intervento “Sostenibilità economica della pericoltura: competitività, innovazione e redditività” a cura di Gabriele Ferri, Direzione Commerciale Opera, che ha esposto come “La produzione italiana di Pere è fortemente concentrata in poche Regioni, la più rappresentativa è l’Emilia-Romagna che mediamente ne produce oltre il 65%” – e continua –“La coltivazione sostenibile delle Pere ed un modello organizzativo efficiente, hanno consentito ad Opera, nonostante le crescenti difficoltà degli ultimi anni, di contribuire a sviluppare l'economia dei territori, offrendo al mercato un prodotto in linea con le aspettative dei consumatori, sempre più attenti alla qualità ed agli impatti ambientali e sociali del cibo”.
Infine, Emanuele Fontana, Coordinatore Agricoltura Responsabile Servizio Offerta e Innovazione Agri Agro, Credit Agricole Italia è intervenuto riguardo l’“Approccio finanziario e budgeting relativamente alla sostenibilità nel lungo periodo delle aziende agricole” ed ha indagato come il tema centrale per la valutazione del merito creditizio delle aziende agricole è, da sempre, quello della carenza documentale, infatti, per le disposizioni legislative le aziende non sono tenute a tenere un bilancio di esercizio: è, quindi, indispensabile utilizzare metodi di ricostruzione del dato contabile per via empirica, con autodichiarazione della controparte da affidare, trattandosi di un processo di dialogo da alimentare costantemente fra Banca e cliente.
Fonte: Ufficio stampa Apo Conerpo