Dal campo
Notti polari in Puglia: inizia la conta dei danni, si rischiano perdite milionarie
Tutti gli areali produttivi colpiti: dai frutteti agli ortaggi i danni sono ingenti

La morsa del gelo che ha stretto l’Italia la scorsa settimana ha colpito duramente anche la Puglia. Le temperature polari, precipitate ben oltre le medie stagionali, hanno fatto registrare minime da record, con notti glaciali che hanno messo in ginocchio agricoltori e produttori locali. Si teme un bilancio catastrofico per l’agricoltura: agrumeti, vigneti e ortaggi sono stati letteralmente bruciati dal gelo: la conta dei danni è appena iniziata, ma gli esperti parlano già di una situazione drammatica, con perdite economiche che potrebbero segnare un nuovo record negativo per la regione.

Coldiretti Puglia: Falò notturni e atomizzatori ‘spara vapore’ per salvare le produzioni; A Lucera rilevate temperature fino a – 3,6 gradi e ad Altamura fino a – 3,2 gradi
Si allargano a macchia d’olio gli effetti delle gelate in Puglia, da Foggia a Taranto passando per le province di Bari e la BAT, con il crollo della colonnina di mercurio che mette a rischio i raccolti dopo un lungo periodo di alte temperature che hanno favorito il risveglio della vegetazione con alberi e piante fiorite sin da gennaio che risultano bruciate dal gelo improvviso, per cui vanno presentate tempestivamente le denunce al Fondo Agricat . E' quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti Puglia sugli effetti delle ondate di gelo con il ghiaccio su ulivi, frutteti, asparagi e vigneti in tutta la provincia di Bari e in ampie aree della BAT, di Foggia e del tarantino. Il Fondo Mutualistico Nazionale, istituito con la Legge n. 234 del 30 dicembre 2021, offre una protezione essenziale per gli agricoltori colpiti da eventi catastrofali come alluvioni, gelo, brina o siccità. Questo fondo è parte del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027 e offre indennità a favore degli agricoltori partecipanti.
Per proteggere i raccolti vengono addirittura accesi i falò notturni con balle di paglia sistemate controvento ai bordi dei filari dei vigneti che si fanno bruciare quando la colonnina di mercurio inizia a scendere sotto i 2 gradi. Il brusco abbassamento delle temperature con l'arrivo del gelo – continua la Coldiretti regionale – compromette la produzione di ciliegi, albicocchi, peschi e mandorli ma anche patate, ortaggi, grano, quando fuori dal riposo invernale e, pertanto, più sensibili al gelo, anche la vite e l'ulivo. A rischio – precisa la Coldiretti Puglia – i campi di grano, già sotto stress per la persistente siccità che ha colpito le coltivazioni durante l’inverno. Le piante durante il riposo invernale – sottolinea la Coldiretti regionale - sono in grado di sopportare temperature inferiori allo zero, anche di decine di gradi, ma diventano particolarmente sensibili, una volta risvegliate, in fase di fioritura o dopo aver emesso le nuove foglioline. L'abbassamento delle temperature per lungo tempo sotto lo zero – aggiunge Coldiretti Puglia – provoca danni gravissimi ma lo sbalzo termico ha inevitabilmente un impatto anche sull'aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra di ortaggi e di fiori, soprattutto se si considera il rincaro dei prezzi del gasolio. Siamo di fronte in Puglia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere – conclude la Coldiretti regionale – oltre 6 miliardi di euro in un decennio.

Cia: colpite tutte le coltivazioni principali
Le gelate delle ultime notti hanno messo in ginocchio l’agricoltura in diverse aree della Puglia, con danni particolarmente gravi nella provincia di Foggia e nelle zone di Cerignola, Candela e San Severo. Le basse temperature hanno colpito produzioni nel pieno della fioritura, compromettendo anche intere coltivazioni di carciofi, asparagi, vigneti, frutteti e ortaggi. La situazione è critica anche nel Barese, nella provincia di Barletta-Andria-Trani, in parte del Brindisino e in una vasta area del Tarantino. A farne le spese soprattutto i mandorleti di Toritto, Binetto, Bitritto e Grumo Appula, dove le temperature rigide hanno danneggiato le gemme e le prime fioriture. Colpite anche le uve primizie senza copertura e già in fase di cotonamento, così come albicocche, percoche e susine. Nel Tarantino, invece, si registrano gravi perdite negli agrumeti, con danni che rischiano di compromettere il raccolto dell’anno.
Al momento, gli agricoltori attendono una stima ufficiale per quantificare l’entità dei danni e richiedere eventuali interventi di sostegno economico. Le associazioni di categoria chiedono misure urgenti per supportare le aziende agricole colpite, già provate da un contesto economico difficile. Nei prossimi giorni sarà fondamentale monitorare la situazione e avviare le procedure per ottenere ristori e aiuti straordinari, affinché il settore agricolo pugliese possa affrontare questa nuova emergenza climatica. (aa)
Fonte: Coldiretti e Cia
