Dalla distribuzione
Il Natale fa aumentare la voglia di esotico: bene mango e avocado
Il punto con Gerardo Parisi, commerciale Cenerini e Chiara Celiberti, sales account manager Paglionico
Tradizionalmente, nel mese di dicembre, si attende un picco nelle vendite di frutta esotica e, più in generale, di quella d’importazione, complici le festività natalizie e quelle di Capodanno che sono l’occasione giusta per portare sulle tavole gusti e sapori diversi dalla norma. Sarà così anche quest’anno? Per scoprirlo abbiamo interpellato alcuni operatori dei mercati all’ingrosso.
“Con l’arrivo della festa dell’Immacolata si è notata maggiore attenzione da parte della clientela, ma nulla di eclatante. Dalla prossima settimana contiamo di completare l’assortimento in vista del Natale – ci spiega Gerardo Parisi, venditore di Cenerini, azienda attiva al Caab di Bologna, che si addentra nella dinamica dei singoli prodotti: "Se dovessi citare le referenze che stanno performando meglio, direi avocado e caco mela. Il primo, proveniente da Israele, è prezzato fra 3,5 (varietà Pinkerton) e 5 euro/chilo (varietà Hass), mentre il caco spagnolo si vende sui 2,30 euro/chilo e prevediamo di terminare la campagna in leggero anticipo, fra circa una settimana, a causa dei danni provocati dalla Dana nell’areale valenciano. Abbastanza bene anche il mango, per cui c’è una forbice abbastanza ampia fra prodotto via nave brasiliano – venduto a 2,30 euro/chilo – e quello via aerea peruviano, che parte da 5,5 euro/chilo, ma può toccare anche punte più alte. Stessa dinamica per il melone d’oltremare, con il gialletto e il verde, provenienza Brasile, quotati fra 1,30 e 1,40 euro/chilo.
“Spostandoci all’uva da tavola, attualmente quella proveniente dall’estero la fa da padrona - e c’era da aspettarselo - visto e considerato la carenza di prodotto nazionale. Le quotazioni per la merce peruviana senza semi si attestano sui 5,80 euro/chilo, mentre la Red Globe non supera 4 euro/chilo; ovviamente non può mancare la varietà Aledo spagnola, che si posiziona attorno a 4,60 euro/chilo. In generale per questa categoria le vendite sono stazionarie, anche a causa dei prezzi piuttosto sostenuti ma prevediamo un cambio di passo in concomitanza del Capodanno”.
Spostandoci al Sud Italia, troviamo Chiara Celiberti, sales account manager di Nicola Paglionico, azienda che opera all’interno del mercato ortofrutticolo di Bari, che conferma un trend in risalita ma senza eccessi: “Per la festa dell’Immacolata Concezione è doveroso avere un allestimento completo di frutta esotica e d’importazione perché la clientela mostra un interesse particolare durante questo periodo dell’anno, e così sarà fino all’inizio dell’anno nuovo”.
Entrando nel dettaglio delle referenze, la commerciante barese evidenzia come: “Il mango si sta vendendo senza particolari problemi, soprattutto il via nave, che è favorito da prezzi più abbordabili, mentre nell’avocado noto una leggera flessione, nonostante l’offerta sia completa di tutti i calibri. Trend lineare per l’ananas, che viaggia fra 1,20 euro/chilo del prodotto via nave, fino a 4 euro/chilo dei frutti maturati in pianta. I meloni gialli e cantalupo, provenienti dal Brasile, si posizionano fra 1,30-1,50 euro/chilo e sono caratterizzati da una domanda tutto sommato attiva. Visto il periodo, non possono mancare le ciliegie d’oltremare (cilene in particolare), che hanno prezzi molto alti, fra 20 e 22 euro/chilo, e non fanno ancora presa fra i frequentatoti del mercato, al pari del litchi, che è entrato su piazza con valori ancora troppo alti (superiore ai 10 euro/chilo)”.
Vista la zona non potevamo chiudere che con l’uva da tavola: “La merce proveniente dal Perù ha prezzi sostenuti: le varietà senza semi attorno a 6 euro/chilo e la Red Globe fra 3,50 e 4 euro/chilo. La qualità è indiscutibile e si va a scontrare con il prodotto locale che sta mostrando una offerta decisamente in calo rispetto agli anni passati, ma non c’è una corsa agli acquisti come ci si poteva attendere”.