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Il ciclone Boris piomba sull’Italia: Puglia sottacqua, in Romagna torna l’incubo
Esondazioni, mareggiate e frane. A rischio soprattutto la campagna orticola autunnale
Il ciclone Boris ha sferzato l'Europa Centrale e causato vittime, almeno 15 le persone che hanno perso la vita a causa della tempesta, la peggiore in Europa dal 1997. Il maggior numero di morti è stato registrato in Romania, dove sei persone hanno perso la vita, mentre sono cinque le vittime certe in Polonia. Tre sono le persone decedute a causa del maltempo in Austria dove un vigile del fuoco è morto mentre cercava di prestare soccorsi e due persone sono state trovate annegate nelle loro case. Anche la Repubblica Ceca registra una vittima.
Purtroppo, da martedì sera, la tempesta si è spostata sull’Italia con piogge torrenziali e nubifragi, tra le aree più colpite l’Emilia-Romagna e la Puglia.
Lungo la via Emilia torna l’incubo dell’alluvione, quando ancora ci si sta leccando le ferite dopo l’evento catastrofico del 2023. Proprio in settimana si è svolto un incontro organizzato da Confagricoltura per fare il punto sui ristori, a oltre un anno dall’alluvione in Romagna, ma il rischio è quello di aggiornare la conta dei danni. Secondo gli esperti le condizioni meteo non sono così gravi, ma in questi giorni sono previsti accumuli piovosi che supereranno facilmente i 200 millimetri e che potranno provocare seri danni soprattutto in quei territori – a partire dalle zone collinari appenniniche – particolarmente fragili dopo i disastri dello scorso anno. In queste ore sul web circolano diversi video di allagamenti che stanno interessando soprattutto i centri città, come Rimini, Cesena e Forli, mentre in collina si palesano già le prime frane.
Anche in Puglia la situazione è tragica e, come riporta l'Ansa, c’è stata anche una vittima, il caporeparto dei vigili del fuoco intervenuto martedì sera insieme ai colleghi per aiutare automobilisti rimasti in panne dopo essere stati sorpresi da una bomba d'acqua abbattutasi nel Foggiano.
I danni per il settore ortofrutticolo
Si contano già i danni nella provincia di Brindisi dopo il violento nubifragio che ha colpito la zona sud allagando campi e masserie - precisa Coldiretti Puglia - con bombe d’acqua che si sono abbattute su uliveti e vigneti di uva da vino, ma anche su pomodori, meloni e gli ultimi ortaggi estivi, ma ha anche spazzato via i nuovi trapianti di verdure e ortaggi autunno vernini.
In Emilia-Romagna si potranno quantificare i danni alle colture ortofrutticole non appena termineranno le piogge, però anche in questo caso è facile immaginare ripercussioni per il comparto orticolo romagnolo, mentre a livello frutticolo c’è preoccupazione per le ultime susine Angeleno ancora da raccogliere, che potrebbero spaccarsi a seguito dell’acqua arriovata, senza dimenticare le difficoltà nell’entrare in campo per quelle colture vicine alla raccolta, come alcune varietà di kiwi, mele e pere.
L’evoluzione nelle prossime ore
Oggi è previsto il picco dell'ondata di maltempo che sta attraversando in queste ore la Romagna e le Marche – precisa Pierluigi Randi, tecnico meteorologo certificato e meteorologo Ampro (Associazione meteo professionisti): "La stessa depressione che nei giorni scorsi ha flagellato i paesi danubiani e che in queste ore è stabile al Nord-Est, l’allerta è massima".
Ha collaborato Fabrizio Pattuelli