Dal campo
Deriva dei fitofarmaci? Con Martignani è azzerata
Il sistema elettrostatico Martignani riduce la deriva fino al 100%

La deriva dei prodotti fitosanitari – ovvero, il movimento del fitofarmaco nell'atmosfera dell'area trattata verso qualsivoglia sito non bersaglio, nel momento in cui viene operata la distribuzione – è un fenomeno che il produttore deve assolutamente evitare per scongiurare sia di contaminare colture estreanee al trattamento, sia per migliorare l’efficacia del trattamento stesso. L’auemnto della deriva va di pari passo con la ventosità, mentre - al di là dei parametri ambientali - sono gli atomizzatori che fanno la differenza nel poterla contenere. Su questo tema è interessante una prova in campo condotta dall’azienda Martignani di Lugo (RA) – specializzata nella produzione di nebulizzatori elettrostatici a basso volume – in collaborazione con ADAMA, azienda leader nel settore dei fitofarmaci. L’obiettivo della prova era mettere a confronto l’efficacia di diverse tecnologie di irrorazione nella riduzione della deriva da prodotto fitosanitario nel meleto. A spuntarla, con risultati nettamente superiori, è stata l’irroratrice pneumatica-elettrostatica Martignani Whirlwind M612 Turbo 2.

Il test si è svolto nella stagione 2024 su meli di varietà Pink Lady, presso l’azienda agricola La Colombarina di Zauli Mirko a Reda di Faenza (RA). Obiettivo: misurare il deposito al suolo di un fungicida fornito da ADAMA, analizzando l’effetto di tre differenti irroratrici. Oltre al modello Martignani, sono stati messi alla prova un atomizzatore convenzionale con ugelli antideriva e un’irroratrice a torretta ad aeroconvezione con ugelli Albuz ATR 80.
“Le misurazioni hanno riguardato sia il deposito nel sottochioma (su cotico erboso) che a distanze crescenti dalla fila trattata – spiegano dall’azienda – e i numeri parlano chiaro: la tecnologia Martignani ha garantito una riduzione media della deriva dell’85,8% rispetto all’atomizzatore convenzionale, e del 57,9% rispetto alla torretta. Quest’ultima ha comunque ottenuto una riduzione del 66% rispetto al sistema tradizionale. Significativo il risultato ottenuto in due momenti chiave della stagione. Dopo la prima applicazione post-fioritura, la M612 di Martignani ha ridotto il deposito al suolo del 77% rispetto alla convenzionale e del 57% rispetto alla torretta. Ancora più eclatante il dato a chioma pienamente sviluppata: la deriva è stata abbattuta di oltre il 90%”.

“Una seconda verifica – comunicano da Martignani – è stata effettuata con cartine idrosensibili posizionate a distanze di 1, 3, 5, 10 e 20 metri dalla fila trattata. Anche qui il nostro nebulizzatore ha confermato la propria superiorità, riducendo il deposito del 70% rispetto all’irroratrice convenzionale e del 20% rispetto alla torretta. Quest’ultima, comunque, ha mostrato una riduzione del 63% rispetto al sistema tradizionale”.
“Ma il dato forse più sorprendente – concludono – arriva dalle misurazioni a 10 e 20 metri dalla fila trattata: con la tecnologia Martignani non è stata rilevata alcuna deriva, ovvero una riduzione del 100%, a dimostrazione di come la tecnologia possa aiutare i frutticoltori nel contrastare l’effetto deriva”.
