Dal campo
Crisi globale mercato del limone: la Sicilia prova ad approfittarne
OP Cai: «Ci portiamo avanti rispetto ai competitors con investimenti in tecnologia»

Il mercato globale del limone sta attraversando una fase di forte pressione, caratterizzata da un calo dei consumi e da una riduzione della produzione mondiale del 6%, come evidenziato nell'ultimo rapporto pubblicato dall'USDA a gennaio (clicca qui). Questa situazione sta avendo ripercussioni significative anche in Italia, in particolare in Sicilia, la principale regione produttrice del Paese.
Effetto domino dalla Spagna all'Italia
A delineare il quadro attuale a IFN sono Salvatore Scarcella, presidente di Op Cai, e Antonio Lo Conte, responsabile del controllo di gestione della cooperativa. "A gennaio il mercato era partito in sordina con una richiesta nella norma. Da febbraio, invece, la situazione è cambiata a causa della carenza di prodotto in Spagna, a seguito delle gelate dello scorso gennaio nelle zone di Alicante e Murcia. Questi eventi hanno causato una perdita di circa 150 mila tonnellate di limoni, innescando un effetto domino in tutta Europa", spiega Scarcella.

L'Italia ha registrato un incremento delle richieste, in particolare dai mercati dell'Est Europa. Date le caratteristiche dei mercati interessati, le trattative commerciali sono prevalentemente improntate sul prezzo, rendendo la competizione ancora più agguerrita.
Le Sfide del settore agrumicolo siciliano
Anche in Italia le difficoltà non mancano. Le condizioni climatiche instabili hanno provocato danni significativi alla produzione, aumentando la quota di scarto sul raccolto. "Tutte le aziende stanno riscontrando una quota elevata di prodotto non idoneo alla commercializzazione e, questo, incide sui ricavi", spiega Lo Conte. Per affrontare la situazione, l'obiettivo della cooperativa è puntare sulla qualità e sull'innovazione tecnologica. "Abbiamo investito in macchinari di ultima generazione, tra cui una calibratrice ottica, sei macchine pesatrici e 24 confezionatrici. Questo ci permette di migliorare la selezione del prodotto, ottimizzare i tempi di lavorazione e garantire una qualità sempre più omogenea e conforme agli standard della grande distribuzione", sottolinea il manager.

Il Limone Siciliano: un'eccellenza da valorizzare
Attualmente, le aziende siciliane stanno lavorando il primo fiore dell’areale di Siracusa, mentre da maggio inizierà la raccolta del bianchetto e, in piena estate, quella del verdello. "Dato l'elevato scarto, i costi di selezione stanno aumentando, ma il nostro obiettivo resta quello di mantenere alta la qualità", precisa Scarcella.

Il limone siciliano si distingue per la sua alta resa in succo e per il profilo aromatico intenso, caratteristiche che lo rendono un prodotto d’eccellenza nel panorama agrumicolo internazionale. "Speriamo che nei prossimi mesi ci sia un colpo di coda della stagione commerciale che possa dare un segnale positivo al mercato", conclude Scarcella.
Il settore agrumicolo siciliano si trova così a fronteggiare sfide importanti e, grazie agli investimenti in innovazione oltre alla costante ricerca della qualità, punta a rafforzare il proprio ruolo nei mercati internazionali.
