Dal campo
Pesche e nettarine, che stagione sarà?
Previsti volumi in aumento grazie all'assenza di gelate
Le stime per la stagione europea di pesche e nettarine ormai alle porte prevedono una produzione pari a 2,7 milioni di tonnellate, in aumento del 5% rispetto allo scorso anno e del 10% rispetto alla media 2018/2022. I dati sulle previsioni del raccolto europeo sono stati presentati in occasione di Europêch 2024, evento tenutosi nell’ambito della kermesse francese Medfel e riportato dalla testata tema- agriculture-terroirs.fr.
Nelle zone europee di produzione sono state segnalate limitate criticità a livello climatico: anche se gli effetti della siccità sono ancora tangibili, soprattutto in alcune zone della Spagna, dove le piogge primaverili dovrebbero garantire acqua a sufficienza per irrigare i frutteti durante tutto il periodo estivo; l’assenza o comunque la presenza limitata di gelate primaverili e grandinate ha contribuito alle stime al rialzo.
Procediamo con una panoramica dei principali paesi produttori europei
Italia: produzione in crescita ma superfici in calo
Per l'Italia si stimano volumi per oltre 900 mila tonnellate, in aumento dell’11% rispetto alla stagione precedente, ma in diminuzione rispetto alla media 2018-2022 a causa della riduzione dei frutteti, in particolare al Nord.
Per le zone del Centro e del Nord Italia si prevede una ripresa dei volumi, dopo un 2023 particolarmente penalizzante per via delle gelate, mentre al Sud la produzione potrebbe essere superiore, ma di poco, rispetto al 2023.
Spagna: produzione simile all’anno scorso. Attenzione alla siccità
Con poco meno di 1,2 milioni di tonnellate di pesche, nettarine e pesche piatte, la produzione spagnola nel 2024 dovrebbe essere inferiore dell'1% rispetto alla produzione del 2023 e superiore del 14% rispetto alla media 2018/2022.
Nelle zone di Aragona e Catalogna, lo stress idrico legato alla siccità e alle alte temperature nel 2023 ha influenzato la produzione di quest'anno, con lievi diminuzioni previste. La fioritura è stata buona, ma in alcune zone l'allegagione è stata talvolta insufficiente.
Francia: si stima il pieno potenziale produttivo
La produzione francese di pesche e nettarine dovrebbe attestarsi intorno alle 230.000 tonnellate, pari al 5% in più rispetto al 2023 e il 22% in più rispetto alla media 2018/2022. Le stime suggeriscono un pieno potenziale produttivo per quest’anno, clima permettendo.
Per quanto riguarda l’andamento commerciale, il paese spera che le temperature, soprattutto all’inizio della stagione, assecondino i consumi, visto che l’anno scorso solo a partire da metà luglio è stata registrata una richiesta soddisfacente.
Grecia: meno pesche e più nettarine
Con una stima pari a 370 mila tonnellate di pesche e nettarine, la produzione greca quest'anno dovrebbe essere superiore dell'8% rispetto alla produzione del 2023 e del 23% rispetto alla media del 2018/2022, un periodo segnato da un clima avverso per il paese.
Negli ultimi anni, i produttori di pesche hanno ridotto le superfici dedicate per via di un orientamento verso coltivazioni più redditizie come ciliegie, kiwi e, in piccola parte, albicocche. D’altro canto, sono stati aumentati gli ettari coltivati a nettarine.(gc)
Ha collaborato Fabrizio Pattuelli