Italia Ortofrutta presenta i risultati delle attività sperimentali sull'uva da tavola

Due le linee di ricerca: agricoltura di precisione e conservazione in post raccolta

Italia Ortofrutta presenta i risultati delle attività sperimentali sull'uva da tavola

Si stanno concludendo le attività sperimentali del 2024 del “Progetto integrato di ricerca applicata per affrontare le principali criticità del prodotto uva da tavola 2023-2029”, cofinanziato da 12 Organizzazioni dei produttori (O.P.) socie di Italia Ortofrutta – Unione Nazionale : A.BIO.MED., Agritalia, Agrologica, Apoc Salerno, Ecofarm, Fonteverde, Frutthera Growers, Agricola Hortoitalia, Opens, OPI Sicula, OP Ortofrutticola Jonica E OP Palmieri, che complessivamente coltivano oltre 6.000 ettari di uva da tavola.

Di seguito si riporta lo stato di avanzamento delle linee di ricerca di cui si compone il progetto:

Applicazione dell’agricoltura di precisione per l’incremento della sostenibilità economica ed ambientale, responsabilità scientifica del CREA-Viticoltura ed Enologia e dell’Università degli Studi della Tuscia

Le attività sperimentali vengono svolte su 6 campi dislocati in Puglia e in Sicilia messi a disposizione dalle O.P. nei quali viene applicata l’agricoltura di precisione per migliorare la sostenibilità della coltivazione. Le aziende in cui si svolgono le attività di ricerca sono state digitalizzate e dotate di strumentazioni per la rilevazione dei parametri del suolo e climatici e di DSS (decision support system) per migliorare la gestione della fertilizzazione, della difesa e della gestione irrigua con la finalità di incrementare la sostenibilità ambientale ed economica della coltivazione riducendo l’utilizzo degli input produttivi. 
In aggiunta alle attività di carattere agronomico viene svolta un’analisi economica finalizzata a valutare la convenienza dell’applicazione delle tecniche di agricoltura di precisione in confronto con le tecniche ordinariamente applicate.

In data 31 luglio 2024 è stata effettuata una visita presso le aziende pilota alla presenza di Italia Ortofrutta, del CREA-VE, e dei tecnici delle OP coinvolte per valutare visivamente gli effetti delle sperimentazioni applicate. Sul sito web dedicato al progetto è possibile consultare i risultati delle prove effettuate nel 2023 ed a breve saranno disponibili i dati relativi al 2024 (clicca qui per approfondire). 

Incremento della conservazione dell’uva in post-raccolta, responsabilità Università degli Studi della Tuscia

Si stanno realizzando prove per incrementare la conservazione dell’uva da tavola nei magazzini delle O.P.. Durante il primo anno del progetto il gruppo di ricerca sta effettuando una ricognizione e numerose analisi di laboratorio per determinare le tecniche di conservazione utilizzate allo stato dell’arte dalle OP. Successivamente saranno testate tecniche migliorative finalizzate ad incrementare la conservazione dell’uva quali a titolo non esaustivo: tecniche di refrigerazione, di prerefrigerazione in aria forzata e prove in atmosfera controllata.

Le O.P. partecipanti al progetto potranno aumentare la loro conoscenza relativa all’applicazione di tali tecniche per il miglioramento della conservazione in post raccolta dell’uva sia in termini di allungamento dei tempi di stazionamento del prodotto in cella e del mantenimento per un maggiore periodo di tempo della qualità del prodotto. L’impiego delle innovazioni che vengono proposte dal responsabile scientifico del progetto consentirà alle OP di ottenere un vantaggio competitivo sui mercati in termini di disponibilità del prodotto in periodi differenti e più lunghi e di raggiungimento di nuovi mercati di sbocco più lontani. 

In apertura, a sinistra sistemi di agricoltura di precisione installati nelle aziende pilota e a destra prove per incrementare la conservazione dell'uva in post-raccolta. (gc)

Fonte: Ufficio Stampa Italia Ortofrutta