Dal campo
In Spagna manca l'80% di frutta tropicale
Tra le cause principali la siccità che ha colpito gli areali vocati
La produzione spagnola di frutti tropicali, come mango e avocado, sta attraversando un momento “molto duro” a causa della siccità subita nei mesi estivi, che ha portato ad un calo della produzione fino all'80% in alcuni frutti, il consegunete calo delle vendite e, persino, all’abbattimento degli alberi.
È quanto ha spiegatoi a Efeagro il presidente dell'Associazione tropicale spagnola (AET), Álvaro Palacios, sottolineando che “l'unico bilancio” che si può fare per il settore è “negativo”.
La situazione del settore è caratterizzata da una delle siccità “più gravi” degli ultimi anni, con un impatto “drammatico” sulle aziende agricole, soprattutto nel settore degli avocado. Nel dettaglio, i dati dell'associazione indicano un calo di circa il 60% dell'avocado durante la campagna 2022/2023, che si aggiunge al "grande" calo di volume della campagna del mango, con una riduzione stimata dell'80%, circa 15.000 tonnellate totali.
Le previsioni sono più positive per altre colture, come la papaia; riguardo all'avocado, Palacios ha chiarito che nelle zone in cui viene coltivato sulla costa tropicale di Granada, nonostante la siccità, gli impianti di irrigazione sono stati mantenuti in “condizioni migliori” rispetto al caso di Axarquía (Málaga).
Sebbene il settore non disponga di una radiografia esatta di come si è evoluta la produzione nelle campagne tropicali dell'Andalusia e, soprattutto ad Axarque, i dati dell'associazione indicano un “diminuzione della produzione” di queste colture.
Questo declino si riflette anche sotto forma di abbattimento degli alberi poiché, come lamenta Palacios, è “impossibile” mantenerli a causa della mancanza di irrigazione; I dati dell'associazione suggeriscono che tra il 20% e il 30% degli alberi di avocado di Axarquía sono già andati perduti.
La siccità e le sue conseguenze
Le circostanze climatiche “estreme” che il settore ortofrutticolo sta soffrendo, con un deficit idrico “quasi senza precedenti”, stanno influenzando sia la produzione che la commercializzazione. Per questo motivo, il presidente dell'Associazione Tropicale Spagnola si è concentrato sull'economia locale delle zone e ha messo in guardia sulle “conseguenze disastrose” che questa perdita di produzione può avere sugli agricoltori.
Il presidente dell'associazione ha sottolineato che i danni causati alle piantagioni a causa della siccità vanno oltre le perdite economiche, poiché si tratta di famiglie che non solo perdono il proprio reddito ma, in "molti casi", sono terre frutto del lavoro dei “generazioni”. Ha elencato una serie di richieste che sono considerate le “uniche soluzioni” per alleviare questa situazione, tra cui l'allacciamento dei bacini e l'utilizzo dei corsi d'acqua terziari.
L' area in cui si concentra la produzione di frutti tropicali, situata nel sud della penisola, è una delle “aree più sensibili” ai cambiamenti climatici, poiché presenta un clima “unico” all'interno del panorama continentale. Sebbene l'impatto delle condizioni climatiche "si faccia già sentire", il presidente dell'associazione ha sottolineato che "è possibile" mantenere l'area produttiva, "motore economico della regione" con risorse idriche sufficienti, per cui ha ha chiesto maggiore “volontà” politica e amministrativa.
Fonte: EFEAgro